Il sindaco chiede invano che vengano rimosse le macerie che deturpano la costa di Maria Pia ad Alghero. Una vergogna senza fine, il crollo più di un anno fa
ALGHERO - Si susseguono i crolli di pareti lesionate e muri malconci sulla spiaggia. Passano i mesi, tutto si muove ma non la pubblica amministrazione, che sempre più spesso assume i connotati di un grosso e goffo marchingegno arrugginito incapace d'intervenire in tempi adeguati, anche se si tratta di scongiurare rischi per l'incolumità altrui o bonificare una costa visibilmente scempiata. Così apriva Alguer.it il 13 gennaio scorso, documentando lo stato pietoso in cui si trova la spiaggia simbolo di Alghero.
Eppure nonostante siano ormai passati circa 443 giorni dalla famosa
mareggiata che ha distrutto il bar-ristorante "il Ginepro", nessuno interviene, nessuno mette in sicurezza la battigia, nessuno ripristina lo stato dei luoghi, già visibilmente sfregiati dal cemento che sporca la candida sabbia.
Marzo 2011. E' arrivata la Primavera, che nella Riviera del Corallo significa turismo, economia. Con spiagge, coste e ambiente che per la cittadina catalana di Sardegna rappresentano la prima fonte di attrazione di stranieri e vacanzieri da mezza Europa. Ma nonostante le continue sollecitazioni anche da parte del sindaco però, con lettere indirizzate perfino al Prefetto (rimaste puntualmente inascoltate), non partono i lavori per sgomberare la spiaggia dalle macerie.
Appello di Tedde. A poche settimane dall’inizio della stagione estiva, cresce la preoccupazione mia e quella degli operatori turistici per l’ingombrante e pericolosa presenza di ciò che resta dell’immobile, dice sconsolato Marco Tedde. «Vi chiedo, pertanto – continua Tedde, rivolto all’Agenzia del Demanio, l’Ente proprietario del Bar - di comunicarmi quanto prima la data in cui avranno inizio i lavori di demolizione e ripulitura del tratto di litorale sul quale ancora insiste il rudere, ribadendo la necessità che ciò avvenga in tempi molto brevi e rapidi così da consentire ai balneari che operano in quella porzione di arenile di organizzare i propri servizi».