Antonio Marongiu
5 maggio 2011
L'opinione di Antonio Marongiu
Yacht Club un progetto elegante
Con il titolo "strappo sindaco-minoranza" si è recentemente reso noto un documento a firma di numerosi consiglieri comunali dell'opposizione relativo alla mancata votazione da parte del consiglio, per assenza del numero legale dei presenti, circa la realizzazione nella passeggiata Busquet di due sedi di altrettante associazioni sportive nautiche senza scopo di lucro. Il testo, denunciando il proposito della maggioranza di tradire l'interesse collettivo alla frequentazione di uno spazio pubblico di pregio ed al mantenimento senza sfregi degli spazi liberi, ne stigmatizza il comportamento stimandolo in sostanza il tentativo di un colpo di mano idoneo a compromettere la destinazione della passeggiata.
Il documento, per quanto riguarda lo Yacht Club, una delle due associazioni, non corrisponde ai fatti e, ritengo, travisa il merito, non perseguendo quell'interesse generale fortemente evocato. In fatto, l'assegnazione dell'area nella passeggiata Busquets per la sede di rappresentanza dello Yacht Club risale a circa dieci anni, quando in esito a una conferenza dei servizi (6.4.2001) per le problematiche inerenti la realizzazione dei chioschi da ubicarsi lungo la passeggiata si chiese a questo Club l'adeguamento della sede a quanto previsto nel progetto Busquet, di cui fu trasmesso uno stralcio grafico riguardante la sua nuova posizione (postazione C7), e la struttura su due piani. Seguì una delibera commissariale (n.13 del 10.4.2002), con l'informale parere favorevole della Soprintendenza per il patrimonio artistico e storico (21.4.2006) e della Regione Sardegna Assessorato beni culturali servizio tutela del paesaggio (8.6.2006), come risulta dalla successiva pratica edilizia.
Il progetto attuale portato al giudizio del consiglio comunale nasce dall'istanza con cui il Club ha fatto successivamente presente che l'area assegnata, anche perchè divisa in due parti, è di dimensioni
insufficienti e ne ha chiesto l'aumento, rinunciando al secondo piano. Non è in discussione, anche per i firmatari del documento, il valore sociale dello sport; occorre soltanto stabilire se sia opportuno per tutti collocare, secondo un progetto definito, la sede di uno o più circoli nautici nella passeggiata Busquet. Su questo punto il documento assume severe conclusioni contrarie senza una vera motivazione.
L'analisi dei dati concreti porta invece a rilevare che nel caso dello Yacht Club, si tratta di una struttura posta ai margini della passeggiata, in linea con i chioschi esistenti, quindi non incidente nel flusso ordinario delle persone. Non uno sfregio, ma una costruzione elegante, trasparente e snella di un solo piano-terra, come chiaramente emerge dalle simulazioni fotografiche, destinata per pregio estetico a migliorare ancora quella parte della città. Se il progettista, artista di fama internazionale, previde l'inserirnento delle sedi sportive nella passeggiata individuandone esattamente la posizione, fu con evidenza in quanto sapeva che nelle città marinare il porto è arricchito dalla presenza di club nautici che ne costituiscono parte qualificata, testimoniando la loro stretta appartenenza alla cittadinanza e deputandosi a soddisfarne le aspettative in termini più nobili di quanto non facciano mediocri bancarelle e simili che da sempre occupano gli spazi pubblici sul mare.
Può infine aggiungersi, ammesso l'indefettibile rispetto dell'interesse generale, che il Club non ha una vera sede perchè quella attuale, strutturata su segreteria - deposito vele - piccola aula per le lezioni e spazio esterno per le imbarcazioni, risponde alle sole necessita della scuola vela e dell'attivita agonistica, mentre per mancanza di ambiente idoneo restano affatto precluse le relazioni sociali e di rappresentanza, cioè quel vivace punto d'incontro ideato dal Busquet. Resta la speranza che un più approfondito e distaccato esame da parte del consiglio comunale porti all'accoglimento condiviso del progetto.
Nella foto a destra Antonio Marongiu
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