Una protesta forte e rumorosa (ma senza incidenti), sostenuta da iRS, contro le cartelle fiscali erogate dalla società incaricata della riscossione dei tributi. Cappellacci promette un fondo anti crisi
CAGLIARI - I pastori sardi lo avevano annunciato lo scorso giovedì in diretta televisiva ad
Annozero, la trasmissione di approfondimento giornalistico di Michele Santoro. Si sono aggiunte altre migliaia di persone - oltre diecimila -, provenienti soprattutto dal Sulcis-Iglesiente e che stamane si sono ritrovate a Cagliari per manifestare contro
Equitalia.
Una protesta ruomorosa, sostenuta da iRS, contro le cartelle fiscali erogate dal gestore incaricato della riscossione dei tributi. Ma non è solo la società pubblica ad essere presa di mira dai manifestanti con una bara-simbolo dove giacciono le "partite Iva"; ci sono anche i cori e gli striscioni contro i politici regionali e nazionali «più appassionati alle poltrone che ai veri problemi della società sarda». Il corteo si è diretto nel centro e dopo una breve sosta davanti agli uffici dell'Equitalia fino a via Roma, sede del Consiglio regionale.
E' stata invocata una moratoria per il pagamento dei debiti dovuti allo Stato, alle Amministrazioni locali ed agli Enti previdenziali, e diverse modalita' di riscossione assieme ad oneri piu' adeguati. Il Governatore Ugo Cappellacci ha incontrato una delegazione dei manifestanti annunciando la creazione di un fondo anti crisi di 10 milioni di euro destinato alle imprese indebitate con Equitalia. Altri 10 milioni verranno destinati alle famiglie in difficoltà nel pagamento dei tributi, mentre 30 milioni confluiranno in un pacchetto di garanzie per consentire alle imprese del Sulcis-Iglesiente - le più colpite dalla crisi - di accedere al credito in maniera agevolata.