Red
11 giugno 2011
Festha Manna, delegazioni da tutta l´Isola
Cresce il numero dei paesi che parteciperanno alla processione che domenica. Riaccompagnerà le statue lignee dei Santi Martiri Turritani alla Basilica di San Gavino

PORTO TORRES - Le delegazioni formate dai rappresentanti istituzionali e dai gruppi folk dei Comuni dell’Isola, in buona parte uniti fra loro dal culto di San Gavino, apriranno il corteo che domenica riaccompagnerà i Santi Martiri Turritani alla Basilica di San Gavino. La processione comincerà a Balai vicino, dopo la messa delle 18. Il corteo attraverserà le vie della città e terminerà nella Basilica, dove saranno riposte le statue lignee dei tre martiri. Al termine si svolgerà la grande Festha di li bainzini.
«In accordo con la curia, quest’anno abbiamo deciso di attivare rapporti istituzionali con sindaci e parroci dei paesi che celebrano il culto di San Gavino. La nostra delegazione ha visitato nei mesi scorsi gli altri centri e l’iniziativa è stata accolta favorevolmente. Abbiamo anche presentato una richiesta di finanziamento della Festha Manna in Regione – afferma l’assessore al Turismo, Francesco Porcu – perché il culto di San Gavino è fra i più antichi dell’isola e ci sono numerosi Comuni della Sardegna che hanno il santo come patrono. Crediamo che ci sia anche l’opportunità di attivare un percorso turistico-religioso che possa creare anche un po’ di economia per la città».
Saranno tredici le delegazioni folkloristiche dei centri che prenderanno parte al corteo: oltre a Porto Torres saranno presenti Neoneli, Oniferi, Aidomaggiore, Ittireddu, San Gavino Monreale, Sennori, Usini, Sassari, Muros, Gavoi, Oliena e Cargeghe. «La Festha Manna rappresenta un momento importante per la città, per la diocesi e per tutta la Sardegna – ricorda il parroco della Basilica di San Gavino, don Mario Tanca – e l’aspetto religioso è basilare: su di esso si reggono tutti gli altri. La veglia di sabato notte, il pellegrinaggio, le celebrazioni e le processioni sono l’anima di tutta la Festha».
Il corteo di domenica sarà aperto dai cavalieri di San Gavino e dai gruppi folk. Dopo il ritorno dei Martiri in Basilica comincerà la Festha di li bainzini, curata per il quinto anno consecutivo dall’associazione Intragnas. «La Festha – spiega il presidente Maria Gabriella Ruggiu – è stata sempre descritta in passato come un grande momento di aggregazione, dove l’aspetto religioso era predominante, ma in cui c’erano appuntamenti di colore e folklore che avevano un forte significato sociale. Noi abbiamo cercato di recuperare le tradizioni e la sera di domenica davanti alla Basilica tutti i gruppi si uniranno nel ballo tundu. Sarà anche allestito un palco in atrio Comita in cui ogni gruppo potrà avere il suo spazio».
«È indispensabile che la Festha Manna entri nel circuito dei festeggiamenti religiosi finanziati dalla Regione – afferma il vicesindaco Margherita Diana – e nel frattempo dobbiamo ringraziare le associazioni di Porto Torres, che stanno dando una grossa mano all’amministrazione, lavorando in sinergia e proseguendo nel lavoro di recupero dell’identità, creando un connubio di fede e tradizione che è il tratto caratteristico della Festha Manna».
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