Stefano Idili
18 marzo 2005
Giovani e degrado, aggressioni e vandalismo ad Alghero e Fertilia
In merito a queste tristi vicende interviene Elisabetta Boglioli, dirigente di Stella Nascente, cercando di definire l’allarmante quadro della situazione

ALGHERO – La noia e il vandalismo. Due parole che apparentemente non avrebbero nulla a che vedere l’una con l’altra. Ma evidentemente non è così. Troppi sono i fatti di cronaca accaduti recentemente in città, che stanno a segnalare un diffuso malessere tra i giovanissimi di Alghero e Fertilia. Risse, aggressioni, atti vandalici, minacce ad estranei. Comportamenti che da poco sono sfociati nell’accoltellamento del buttafuori di un locale algherese, nella aggressione di un giovane frequentatore sempre dello stesso locale, in accese risse e in gravi danni al patrimonio. In merito a queste tristi vicende interviene Elisabetta Boglioli, dirigente di Stella Nascente, cercando di definire l’allarmante quadro della situazione. «Probabilmente sono ragazzi di buona famiglia e provengono dalla classica famiglia definita per bene, probabilmente sono in possesso di una buona cultura di base, e, presi singolarmente, possono essere definiti “bravi ragazzi”. Ma la noia, un bicchiere di birra di troppo, quando bisogna dimostrare la propria appartenenza al “branco”, allora si trasformano, diventando personaggi da ritenere pericolosi per la collettività. Assumono atteggiamenti che denotano una mancanza di rispetto per tutto ciò che è regola, educazione, valori morali, sicuramente come forma di contestazione verso una società poco attenta ai loro problemi». Boglioli porta alla luce anche alcuni deplorevoli fatti accaduti a Fertilia negli ultimi mesi, a partire dal mese di gennaio, con l’episodio del danneggiamento e conseguente distruzione delle fioriere posizionate lungo la Rotonda a Fertilia. «Risale a quel periodo – afferma Boglioli - anche il danneggiamento di alcune automobili parcheggiate, i cui proprietari hanno dovuto sobbarcarsi gravi spese di riparazione. Si arriva così all’ultimo atto vandalico del “branco” che ha avuto per oggetto le statue di granito, posizionate nei pressi della piazza S. Marco, che sono state ridotte a pezzi quasi fossero state prese a picconate». Il grave gesto sembra preoccupare tutta la comunità di Fertilia e di Alghero, soprattutto per questa escalation di atti vandalici, e ci si chiede fino a che punto questi episodi possano essere definiti “bravate”, oppure sia il segnale più profondo di un malessere vissuto da questi ragazzi. A Fertilia, come ad Alghero, mancano dei luoghi dove questi ragazzi, giovani possano incontrarsi, socializzare, scambiarsi esperienze, imparare a vivere secondo certi canoni. Non esiste un oratorio, un centro sociale, uno spazio dove scambiarsi idee ed esercitare le proprie passioni dallo sport alla cultura. Per Elisabetta Boglioli ad esempio nel patrimonio immobiliare esistente a Fertilia, di proprietà del Demanio, si potrebbero certamente ricavare locali da mettere a disposizione della comunità, non solo giovani , ma anziani, donne, bambini. «Perchè si preferisce che il locale dell’Ex Cinema Teatro vada in rovina, preda dei topi e dei piccioni? Come il palazzo Doria. Ormai è un rudere. Come i locali chiusi, inutilizzati da anni, sotto i portici lungo la via Pola».
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