Red
9 dicembre 2011
Archeologia: Ganau apre Piazza Castello
A 132 anni dalla demolizione del castello aragonese, Sassari riscopre i sotterranei dell’avancorpo difensivo della fortezza. Nessuno immaginava che il sottosuolo avrebbe restituito così tante testimonianze della Sassari cinquecentesca

SASSARI - A 132 anni dalla demolizione del castello aragonese, Sassari riscopre i sotterranei dell’avancorpo difensivo della fortezza. Sono terminati i lavori di riqualificazione di piazza Castello, che hanno consentito la conservazione, la valorizzazione e la fruizione di quello che può essere definito il ritrovamento archeologico più importante della storia di Sassari. All’apertura del cantiere per il rifacimento dei sottoservizi, nessuno immaginava che il sottosuolo avrebbe restituito così tante testimonianze della Sassari cinquecentesca. I lavori hanno riportato alla luce cento metri di cunicoli del cosiddetto barbacane: due piani di gallerie strette collegate da due scale a chiocciola scavate nella roccia e ampi tratti di mura.
Per consentire la visione esterna dell’area archeologica e l’ingresso ai sotterranei, è stata realizzata una struttura di protezione e accesso alle gallerie. Una vetrata permette l’illuminazione naturale del fossato. La bussola di ingresso è costituita da una struttura portante realizzata da montanti e traversi in tubi in acciaio inox satinato, e da tamponamenti trasparenti in vetro stratificato temperato antivandalismo. La copertura è stata realizzata con una struttura leggera autoportante: sui tre lati è stata collocata una recinzione in vetro, in modo da consentire l’accesso al prato dalla piazza. L’illuminazione dei reperti archeologici e del verde è stata ottenuta con apparecchi a tecnologia Led.
Due “porte” consentono l’accesso all’area sotterranea: una di ingresso, a monte dell’area archeologica verso via Brigata Sassari, e una di uscita attraverso la scala interna originaria recuperata nel corso degli scavi, che sbuca di fronte ai giardinetti di piazza Cavallino de Honestis. Attraverso queste vie si snoda il percorso sotterraneo per piccoli gruppi: dal punto di partenza si accede attraverso una passerella in vetro e acciaio, alla parte bassa del fossato. Da qui si entra nella galleria inferiore, che si sviluppa per circa 60 metri in direzione di piazza Cavallino De Honestis. Attraverso la scala interna è possibile accedere al livello superiore che propone un tragitto più breve, poiché il cunicolo ha un’estensione minore; al termine si può uscire attraverso la seconda bussola, senza sovrapposizione dei flussi di traffico.
La realizzazione della copertura a verde riduce l’impatto dell’opera rispetto alla prospettiva della piazza per chi arriva da piazza d’Italia. In piazza Cavallino de Honestis è stato collocato un estrattore per l’areazione forzata dei cunicoli: la struttura è stata “nascosta” da una panchina quadrata in granito sormontata da un’aiuola.
L’importo del progetto è di circa un milione di euro: 600mila del quadro economico del terzo stralcio dei lavori di piazza Castello; il resto utilizzando parte dei ribassi d’asta conseguiti nei diversi appalti del cosiddetto Pit del centro storico.
Nella foto: il sindaco Gianfranco Ganau inaugura l'area archeologica
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