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P.P.
15 febbraio 2012
Ospedale in agonia, Mulas lancia l´allarme
«E´ vergognoso che Alghero si trovi in questa situazione», dice Christian Mulas che chiede uno sforzo maggiore all´Asl di Sassari

ALGHERO - «La situazione della sanità algherese resta sempre più disagevole». E' l’opinione di Christian Mulas, presidente dell’associazione Azzurra, che denuncia una grave realtà dell’ospedale civile di Alghero. «Nonostante sia stato manifestato più volte l'interesse di questo o quel politico per il settore, i problemi restano irrisolti. Difficoltà - sottolinea Mulas - che si stanno amplificando con il passare del tempo perché è evidente che manca una visione strategica per garantire un servizio sanitario adeguato a questo territorio».
La madre di tutte le questioni, secondo il presidente dell'associazione di volontari algheresi, è quella connessa alla realizzazione del nuovo ospedale. «Se ne sono dette di tutti colori - dice - ma ad oggi ancora poco o niente è stato fatto, a parte la variante urbanistica approvata dal consiglio comunale in cui si indica nella zona della Taulera il luogo in cui dovrebbe nascere la nuova struttura. Ma io da sempre ho sostenuto che sarebbe stato meglio creare un ampliamento dell'attuale Civile andando ad ospitare nello stesso nosocomio un residenza sanitaria per anziani».
Secondo il presidente dell’associazione Azzurra il problema più grave resta, appunto, il ricovero di pazienti con patologie croniche (spesso si tratta di anziani), nel reparto di Medicina del Civile, che non può far fronte al sovraccarico di lavoro, in quanto ogni anno vengono ricoverate circa 2000 persone, dove in alcuni stanzoni manca il riscaldamento e i bagni sono insufficienti. Ci sarebbero poi i pavimenti rovinati, ormai da riqualificare, con conseguente difficoltà di passaggio per barelle e sporcizia. Sarebbero queste, solo alcune delle problematiche, ma quello che pesa di più di tutto, secondo Christian Mulas, è l'assenza di personale rispetto alle esigenze del reparto.
«Nove medici invece dei quindici necessari. Nei turni di notte ce n'è solo uno per far fronte a una media di 60 pazienti al giorno (tra uomini e donne). Tutto questo mentre a Thiesi e Ittiri per 18 degenti cronici, non acuti, hanno a disposizione sei medici a struttura. Lo sforzo del personale oggi presente al Civile, in particolare in Medicina, non può che essere ritenuto oltre i massimi livelli - attacca Mulas - ma è normale che la situazione non è più tollerabile». Dall'azienda sanitaria alla Regione è necessario attuare degli interventi urgenti per restituire un minimo di dignità ad un settore cosi delicato che serve un ampia area del nord-ovest della Sardegna - ricorda il politico algherese, che esamina nel dettaglio i disservizi a Medicina.
Nella foto: Christian mulas
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