Dopo il tour di Giunta a Sant´Anna del lontano 2009 nulla, o quasi, è cambiato in città. Mario Bruno, Silvio Lai e Stefano Lubrano rilanciano le priorità per il territorio algherese
ALGHERO - Era il lontano
2009 quando la giunta regionale al completo era stata ospitata dall'allora sindaco del Centro-destra, Marco Tedde, a Sant'Anna. Lo stesso primo cittadino aveva presentato una lunga
lista di emergenze: oggi, a distanza di oltre due anni e mezzo, nulla, o quasi, è cambiato. Lo stesso
Mario Bruno (Partito democratico), aveva invitato il primo cittadino a fare fronte comune nelle rivendicazioni.
13 aprile 2012, si certifica il fallimento di una politica troppo distante agli interessi dei cittadini: A sottolinearlo sono lo stesso vice-presidente del consiglio regionale, il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, e il candidato sindaco del Centro-sinistra alle prossime amministrative di Alghero, Stefano Lubrano. Durante un'affollata conferenza stampa hanno rilanciato la vertenza-Alghero: dodici punti critici che vive il territorio (in pratica tutti i nodi già evidenziati da tempo).
Si va dal dramma sanità (col nuovo ospedale fermo al palo nonostante un passato finanziamento della giunta Soru) alla Sassari-Alghero, fino ai noti problemi del porto, all'incompiuto Palazzo dei Congressi, all'ex Cotonificio, Surigheddu, Mamuntanas, per finire con i grossi problemi economici in cui versa la Sogeaal e la scuola alberghiera, fino ai mancati finanziamenti della borgata di Fertilia.
Tutti punti rilanciati con una lettera inviata direttamente all'attenzione del Governatore Cappellacci. «Ho già avuto modo di sottoporre alla Sua attenzione le singole problematiche che ora, voglio riproporre in sintesi, con l’auspicio di ottenere finalmente le risposte che non sono giunte nei primi tre anni del suo mandato durante il quale, tra l’altro, l’amministrazione di Alghero è stata politicamente omogenea alla sua», sottolinea Bruno nella missiva inviata a Cagliari.
Calich e marea gialla. Dall'elenco delle istanze inviate alla regione, manca il degrado del Calich e il conseguente fenomeno della marea gialla sulle coste di Maria Pia. Ma Mario Bruno sul punto è preciso: «il danno l'ha creato la passata amministrazione comunale - ha precisato - e la responsabilità su quanto sta accadendo ricade totalmente sull'ex sindaco Marco Tedde». «Perchè se è vero che la legge permetteva di non elaborare una specifica valutazione d'impatto ambientale - conclude Bruno, in riferimento alla realizzazione del depurtatore - il buon senso avrebbe dovuto prevalere».