Red
18 aprile 2012
«Una vergogna tutta sarda»
Sono le dichiarazioni del vice-presidente del Consiglio regionale, l´algherese Mario Bruno (Pd). «Questa scelta coincide con un centrodestra allo sbando in diversi comuni, specchio di quanto avviene in Regione»

ALGHERO - «È una vergogna: in quale altro modo possiamo definire la decisione della giunta regionale che, richiamandosi a ragioni aleatorie, decide di modificare il decreto e spostare a metà giugno le consultazioni elettorali? La legge regionale che modifica la composizione dei consigli comunali è infatti datata 22 febbraio 2012: è incredibile che in due mesi non sia stato possibile adeguare il software».
Sono le dichiarazioni del vice-presidente del Consiglio regionale, l'algherese Mario Bruno (Pd), avuta notizia del nuovo decreto che potricipa le elezioni di tre settimane nell'Isola. «Questa scelta coincide, guarda caso, con un centrodestra allo sbando in diversi comuni, specchio di quanto avviene in Regione».
«La verità è che paghiamo una impressionante serie di pressapochismi, iniziati con la scelta sbagliata di spostare le elezioni amministrative, già previste in tutta Italia per il 6 maggio, e di non accorpare i referendum. In nome della specialità, ancora una volta mal interpretata, la Giunta ha fatto un pasticcio dietro l’altro e si è infine resa conto di non essere all’altezza di organizzare neppure le elezioni in 65 comuni sardi: dovrebbero andare a casa», conclude l'onorevole algherese.
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