ALGHERO - «Se quello che è successo fosse avvenuto in buona fede il centrodestra che guida la regione Sardegna e il governatore Cappellacci dovrebbero dimettersi per manifesta incapacità nel portare avanti anche i più semplici atti amministrativi. Ma sono convinto che la decisione sia stata presa con dolo, consapevoli che la situazione in cui naviga il centrodestra in vari comuni sardi è alquanto disastrosa».

Parole pesanti per l'ex consigliere comunale di Alghero, Valdo Di Nolfo, in riferimento allo slittamento di tre settimane della data delle elezioni amministrative nell'Isola (si voterà il 10 e 11 giugno). «Non solo - continua - è palese che il comune più importante in questa tornata elettorale sia il nostro, come sono palesi le difficoltà in cui si trova il centrodestra ad Alghero, dalla scomparsa prematura del progetto politico dell'ex sindaco (Ama ndr), al veto dell'area centrista all'ingresso di quest'ultimo in coalizione, e le tre settimane in più regalate da Cappellacci non possono essere che una mano d'aiuto a chi ha mal governato per 10 anni».

«A subire pesantemente questa scelta - ricorda Valdo Di Nolfo - saranno soprattutto i fuori sede, miei coetanei, cittadini algheresi della mia generazione, e non solo, che vivono fuori dalla Sardegna. Per questo motivo chiederò a tutti gli elettori algheresi domiciliati per motivi di studio o di lavoro altrove di denunciare il presidente della regione Cappellacci e pretendere il rimborso delle spese sostenute». «E' una ingiustizia enorme, tanti giovani algheresi studenti nella penisola hanno già comprato i biglietti di viaggio per tornare in città ed esprimersi sul loro futuro nelle date del 20 e 21 maggio, spese che per legge devono essere rimborsate ma che con lo slittamento delle elezioni saranno a carico dei fuori sede».

Nella foto Valdo Di Nolfo