Mancava solo lei. Si unisce alla richiesta di danni contro i rappresentanti legali della Syndial spa, Sasol Italia spa e Vinyls Italia spa per i reati di disastro ambientale nel polo industriale di Porto Torres
PORTO TORRES - Anche la Regione Sardegna, su proposta del presidente Ugo Cappellacci, si costituirà parte civile nel
processo penale contro i rappresentanti legali della Syndial spa, Sasol Italia spa e Vinyls Italia spa per i reati di disastro ambientale nel polo industriale di Porto Torres, avvenuto nel gennaio scorso. L’iniziativa della Giunta punta al risarcimento dei danni patiti, in considerazione del notevole danno prodotto a carico della Regione, anche quale ente esponenziale degli interessi della collettività isolana.
In particolare, le Direzioni generali degli Assessorati del Turismo e della Sanità, e quella dell’Agenzia regionale del Distretto Idrografico della Sardegna, hanno proposto nei giorni scorsi, con tre differenti note, la resistenza in giudizio ai sensi dell’art.24 lett.d) della legge regionale n. 31 del 1998, sussistendo l’interesse in quanto i reati contestati hanno cagionato danni alla Regione Sardegna. Nel capo di imputazione del Giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Sassari si contestano agli amministratori delle società i reati di disastro ambientale insuscettibile di risanamento, di avvelenamento di sostanze destinate all’alimentazione (fauna ittica) e di altri reati connessi allo scarico di acque reflue industriali.
Al lungo elenco di associazioni ed enti pubblici già costituitisi parte civile - Comune di Porto Torres, Provincia di Sassari, l'associazione Anpana, i maestri d'ascia Polese e alcune associazioni di pescatori - in occasione della prima udienza si era aggiunto anche il Ministero dell'Ambiente. I solleciti di costituzione di parte civile, alla regione erano giunti da diversi esponenti politici e associazioni, compreso l'avvocato algherese
Francesco Carboni, che segue il dibattimento per conto del comune turritano e alcuni pescatori algheresi.