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S.A.
28 aprile 2012
Cisl: «serve una mobilitazione unitaria»
Il sindacato sardo denuncia l´assenza del Governo e la scarsa efficacia della giunta regionale e annuncia una nuova iniziativa unitaria tra i lavoratori per la grave crisi che attraversa l´isola

CAGLIARI - «Alla Sardegna serve una forte e diffusa mobilitazione unitaria, ma su obiettivi condivisi e non generici per contrastare i comportamenti di un Governo che talvolta non è disponibile neppure a garantire il confronto».
Così, la Cisl sarda annuncia una nuova mobilitazione: «per il sindacato valgono i contenuti e le valutazioni riportate in questi anni durante gli scioperi generali». Il segretario regionale Mario Medde dice chiaramente di finire «con i viaggi della speranza a Roma», e di pretendere dall'esecutivo guidato da Monti «iniziative e decisioni certe ed immediate».
La crisi è devastante nell'isola: crescita del Pil regionale è quasi a zero da anni, tasso di disoccupazione si mantiene su valori intorno a 14%, senza contare i cassintegrati e gli scoraggiati, il tasso di occupazione è ormai sceso sotto al 50% e l’indice di povertà si è dilatato fino a interessare circa 400mila persone. Il sindacato è chiaro: «alla luce di questi dati dilazionare il confronto con il Governo e attendere le sue risposte senza mobilitare, ancora una volta, i sardi, sarebbe un errore».
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