WWF ALGHERO Carmelo Spada CODACONS Giovanni Sedda ITALIA NOSTRA Roberto Salmon
20 gennaio 2003
Verde pubblico: il pericolo è la scarsa professionalità
Lo affermano le associazioni ambientaliste CODACONS, ITALIA NOSTRA e WWF che chiedono all´Amministrazione comunale la creazione di un settore specifico coordinato da agronomi e la redazione di un regolamento per la gestione, valorizzazione e incremento del verde pubblico urbano (VPU)

Per quanto riguarda la gestione del VPU di Alghero le associazioni ambientaliste CODACONS, ITALIA NOSTRA e WWF hanno sempre operato in termini rigorosi e propositivi: sin dal 1984 hanno promosso incontri con esperti come il prof. Chiusoli dell´Università di Bologna; nel 1993, in occasione del rifacimento del marciapiede di via XX settembre sui cui insistono circa 200 olmi (ulmus pumila) venne commissionata dal WWFuna complessa perizia all´Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi per l´accertamento dei danni che le ruspe avevano causato ad ogni singolo albero. Una simile perizia per la complessità, qualità e mole di lavoro è unica in Sardegna. Nel 1995 il WWF e il CODACONS, con l´Ordine Provinciale dei dottori Agronomi e l´Università di Sassari e il Comune di Alghero hanno organizzato il convegno «L´albero per la città» con la partecipazione di dottori agronomi esperti della gestione del VPU. Sulla base di questa esperienza propositiva pluridecennale non possiamo rilevare come molta strada debba essere ancora compiuta nella gestione del VPU nella nostra città.
Le associazioni ambientaliste CODACONS, ITALIA NOSTRA e WWF ritengono d´obbligo rimarcare come troppo spesso si assista a potature drastiche e dannose, scavi per sottoservizi effettuati a pochi centimetri dal fusto degli alberi, apertura di cantieri edili con conseguenti abbattimenti degli alberi. E ancora oggi non ci capacitiamo sull´intervento di potatura effettuato, pochi anni fa, sui lecci degli storici giardini pubblici di via Catalogna. Molto si potrebbe dire anche sul verde pubblico messo a dimora nella nuova passeggiata di via Garibaldi lungo il porto: in alcune zone le aiuole e gli alberi sono posti a distanze minime. In proposito Siro Vanelli, (è stato il massimo esperto di Verde Pubblico in Sardegna) rimarcava questo errore progettuale di base in molte città della Sardegna. Inoltre non sono mancati casi paradossali di mancato abbattimento di alberi pericolanti sui quali non si è intervenuti e che ovviamente si sono schiantati sulle auto in sosta.
L´impianto e la gestione del VPU è complessa, costosa, a volte dolorosa, pertanto è necessario avere nell´organico comunale figure professionali adeguate e capaci tecnici e operatori specializzati che sappiano predisporre e concretizzare scelte qualificate nell´interesse del patrimonio arboreo, indispensabile per la qualità della vita dei cittadini.
In merito allo spazio verde di via Don Minzioni le associazioni ambientaliste CODACONS, ITALIA NOSTRA e WWF ne chiedono la valorizzazione con il conseguente pubblico godimento senza procedere a modificazioni morfologiche dell´area. In una città dove il cemento avanza sempre di più e gli autoveicoli spesso invadono le zone destinate agli alberi e ai pedoni, un piano di recupero, incremento e valorizzazione del VPU è una necessità improcrastinabile. E ancor più logico sarebbe la programmazione del VPU nell´ambito della pianificazione generale con la predisposizione del PIANO URBANISTICO COMUNALE che consentirebbe alla città una crescita urbanistica ordinata e razionale nella quale dovrebbero essere previsti tutti i servizi e gli impianti di cui i cittadini hanno bisogno in rapporto ad un´accettabile qualità della vita. PS Con la presente si segnala l´intervento sul VPU che ha previsto l´abbattimento di alcuni bagolari nella via Lo Frasso in seguito all´accantieramento nell´area Ex Giordo. In proposito si chiede se gli abbattimenti sono stati autorizzati da codesta amministrazione e quali restituzioni sono previste.
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