L'intervista al sacerdote della Parrocchia della Mercede che ha conquistato le pagine dei quotidiani nazionali per avere interrotto il comizio di Grillo ad Alghero. «Dio lo perdoni da denuncia»
ALGHERO - Due giorni da "star" senza volerlo. Questo è il fine settimana infuocato che ha vissuto - suo malgrado -
don Tonino Manca, il sacerdote che sabato 2 giugno ha interrotto il
comizio di Beppe Grillo ad Alghero conquistando le pagine dei quotidiani nazionali.
Nonostante sia stanco delle polemiche e delle telefonate dei giornalisti, il parroco della Mercede si concede per un ultimo chiarimento ai microfoni di
Alguer.it. Rifiuta gli aggettivi che lo hanno apostrofato negli ultimi giorni, da esibizionista a paladino dell'anti-Grillo. «Anti che - commenta - io non sono anti nessuno, non è Cristianesimo questo. L'Italia si trova in difficoltà, ci vuole serietà».
Sulle motivazioni del diverbio tra i due - ossia lo svolgimento dell'intervento del leader del Movimento 5 Stelle durante la funzione religiosa nella chiesa a fianco - il sacerdote ribadisce di aver chiesto solo rispetto. Sulle autorizzazioni e la comunicazione dell'evento alla parrocchia (proprietaria del piazzale), rimanda la questione agli avvocati: «su questo è bene si chiarisca in sede legale».