Marcello Moccia
30 aprile 2005
Pugilato, Lai non regge e abbandona alla sesta ripresa
La lunga lontananza dal quadrato può aver influito negativamente sull’esito dell’incontro. « Fin dalla prima ripresa mi sono accorto che tardavo a prendere ritmo. De Martinis era più veloce e scaltro»

ALGHERO - Il sogno tricolore di Raffaele Lai si interrompe dopo pochi secondi dall’inizio del sesto round. Il pugile algherese, dopo cinque riprese sofferte, alza e incrocia entrambe le braccia riconoscendo così – con grande sportività – la superiorità dimostrata dal suo avversario. Cristian De Martinis, accompagnato da diversi supporter in prossimità del suo angolo, è il nuovo campione italiano dei pesi welter (66.668 kg). Per il boxeur piemontese, allenato da Patrizio Oliva e Biagio Zurlo, è il dodicesimo successo tra i professionisti, l’ottavo prima del limite. La lunga assenza dalle scene legata ad un lungo infortunio alla mano sinistra aggiunto ad una serata storta nel corso della quale non ha espresso tutta la sua boxe, hanno impedito a Raffaele Lai di regalare ad Alghero il titolo tricolore. La lunga lontananza dal quadrato può aver influito negativamente sull’esito dell’incontro. Il match inizia dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli e la consegna all’angolo di De Martinis di una gigantografia raffigurante l’indimenticato e indimenticabile Tore Burruni. Sul ring si affronta due pugili, entrambi ventinovenne, arrivati forse troppo tardi nel professionismo. De Martinis, guardia destra, è stato in passato campione del mondo di full contact. Nella prima ripresa De Martinis appare più attivo e preciso mentre Lai rimane troppo “sulle sue”. I secondi 3’ vedono il pugile di casa più preciso col sinistro in avvio di ripresa mentre De Martinis appare decisamente più consistente nelle fasi conclusive. Nel terzo round il piemontese di Alpanago conferma una boxe più lineare e va a segno con due sinistri consecutivi. Lai non ha contromisure e replica con colpi isolati che non impensieriscono De Martinis. Nel quarto round Lai incassa mentre De Martinis è più determinato. Quinta ripresa con Lai più vivo ma che non si difende con proprietà tecnica. I montanti prima di destro poi di sinistro garantiscono a De Martinis un largo vantaggio. Lai a differenza di De Martinis manca di determinazione nell’andare a bersaglio e non riesce a far fronte all’avversario. Il tutto fa decidere al pugile algherese di abbandonare all’inizio del sesto round. «Ho preferito lasciare perdere – spiega a fine match Raffaele Lai - era inutile proseguire e subire altri colpi. Fin dalla prima ripresa mi sono accorto che tardavo a prendere ritmo. De Martinis era più veloce e scaltro. Adesso guardo avanti». «Raffaele avrà un’altra chance, se la merita – conclude il fratello Franco, preparatore assieme all’allenatore Pierpaolo Burruni».
Nei sottoclou che hanno preceduto il match tra Lai e De Martinis il peso mosca Antonio Cossu si è imposto ai punti sul romeno Nicolae Ionut Mustatà. Il peso welter Antonio Perillo ha vinto per squalifica dell’avversario – sempre romeno - Ili Bobo alla quinta ripresa. Il peso massimo leggero Davide Deriu si è imposto sempre ai punti su Pavel Virgil mentre il superleggero Manolo Magnosi ha vinto per getto della spugna a dopo 1’48’’ del quinto round su Paun Romeo. La serata è stata organizzata con grande maestria dalla Promosport e dalla società Amici del Pugilato.
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