Diventa sempre più urgente una ricognizione sulla rete idrico-fognaria cittadina, in grave affanno. Trapelano inquietanti verità sulla reale utilità e utilizzo dei vasconi realizzati in città
ALGHERO - Piove e ad Alghero scoppiano le fogne. Non è una novità, ma a giudicare dalle drammatiche condizioni in cui si ritrova la cittadina turistica della Riviera del Corallo la situazione assume tutti i connotati di vero allarme ambientale. Perché nonostante gli imponenti fondi pubblici investiti nel recente passato per ammodernare il sistema idrico-fognario della città, la situazione non pare migliorata, tutt'altro. Trapelano inquietanti verità sulla reale utilità di alcune opere pubbliche, tra cui l'impianto di depurazione nuovo di zecca, e l'inefficacia di altre, prime fra tutte i vasconi di raccolta delle acque piovane (dei quali non si capisce bene neppure a chi compete la gestione).
Vasconi-scandalo. In costruzione dal 2005, infatti, i quattro vasconi realizzati in altrettante zone nevralgiche pare non assolvano per intero alla loro funzione, tanto che almeno due - quello di Piazza Sulis e di Piazzale della Pace - non avrebbero addirittura installate le pompe per il sollevamento delle acque e i generatori di emergenza indispensabili (in pratica sarebbero totalmente inefficienti ndr). Una situazione paradossale, sommata al fatto che l'accumulo - per tutti - è previsto al Mariotti, e che un eccesso di acque finisce per riversarsi inesorabilmente sullo sfioro a San Giovanni (pare peraltro che il vascone del
Mariotti abbia intercettato in qualche occasione anche reflui).
In breve, i disservizi sempre più frequenti a cui i cittadini non riescono ad abituarsi sarebbero riconducibili alle gravi carenze generali dell'intera rete idrico-fognaria; conseguenti, probabilmente, anche alle difficoltà riscontrate con diverse ditte nella realizzazione di importanti appalti. Così capita che un acquazzone faccia scoppiare i tombini in mezza città, dal
centro storico, al
porto e il
Lido, fino ai
Bastioni o in
Passeggiata; e che fiumi di liquami si riversino periodicamente sulla via degli Orti e da li in mare aperto via
San Giovanni o che addirittura inondino intere
abitazioni.
Nella foto: i lavori in Piazza Sulis per la realizzazione del vascone di raccolta delle acque