Sopralluogo presso il depuratore del Mariotti da parte dell´assessore all´ambiente del comune di Alghero all´indomani del poderoso sversamento di liquami. «Essenziale iniziare dall´educazione»
ALGHERO - Piove e ad Alghero scoppiano le fogne. Non è una novità, ma a giudicare dalle drammatiche condizioni in cui si ritrova la cittadina turistica della Riviera del Corallo la situazione assume tutti i connotati di vero allarme ambientale. Così all'indomani dell'ultimo poderoso sversamento di liquami da quella che oggi dovrebbe essere la stazione di pompaggio del Mariotti (ex depuratore primario), il neo assessore all'Ambiente,
Chiara Rosnati, ha effettuato un sopralluogo per iniziare a capire esattamente come stanno le cose.
E il primo commento non è dei più rassicuranti: «il sistema di gestione dei reflui ha molti problemi», ma l'assessore si dice anche certa che «riusciremo a risolverli». Ed in effetti iniziano a trapelare inquietanti verità sulla reale utilità di alcune opere pubbliche e l'inefficacia di altre, prime fra tutte i
vasconi di raccolta delle acque piovane, che tanto stanno facendo discutere in queste ore.
Per Chiara Rosnati però, diventa essenziale iniziare dall'educazione: «nel gabinetto non si buttano stracci, mutande e assorbenti» sottolinea dando uno sguardo all'impianto di sgrigliatura (dove viene trattenuto ciò che si invia nelle fognature dai sanitari) [FOTO]. «Il degrado ambientale è il frutto delle piccole decisioni» ricorda l'assessore riprendendo una più celebre frase dell'ecologo Odum. «Forse - precisa ancora - non siamo abituati a pensare che ogni nostro gesto si cumula con altri».
Nella foto: la moltitudine di rifiuti scaricati nelle fognature