S.A.
14 agosto 2012
Febbre del Nilo: cornacchia positiva
Dopo quello di giugno a Badesi, si tratta del secondo caso riscontrato quest´anno nel nord della regione

SASSARI – Nuovo caso di West Nile disesae nell'isola. L'episodio è stato accertato dall’Istituto Zooprofilattico della Sardegna che ha sottoposto ad analisi una cornacchia nell’ambito del Piano straordinario di controllo.
Dopo il caso verificatosi nel mese di giugno a Badesi, si tratta della seconda positività alla febbre del Nilo occidentale riscontrata quest'anno nel nord della regione. Gli esami sono stati eseguiti dal laboratorio di Virologia dell’Izs, che ha eseguito la ricerca del genoma del virus sui campioni del volatile prelevati i giorni scorsi dai Servizi veterinari della Asl di Olbia.
«L'esito degli accertamenti indica che la sorveglianza attiva è un efficace strumento per verificare in tempi rapidi la circolazione del virus – commenta il direttore dell'Istituto Zooprofilattico, Antonello Usai -, così da mettere in atto precocemente tutte le azioni di prevenzione previste dall'assessorato regionale della Sanità». La cosiddetta febbre del Nilo occidentale è una malattia trasmissibile provocata dal West Nile virus e può colpire l'uomo, i cavalli e alcune specie di rettili e volatili.
Le trasmissione avviene attraverso la puntura delle zanzare, che insieme agli uccelli costituiscono il principale serbatoio in grado di trasportare la patologia. La comparsa del morbo risale a settembre del 2011. Da quella data sono stati registrati alcuni casi di malattia umana e numerosi focolai negli equidi e nei volatili, localizzati soprattutto nell'Oristanese.
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