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Cor 11:31
In volo sette esemplari di Aquila di Bonelli
Sono stati liberati all’alba, nel Parco Regionale Naturale di Tepilora, sette esemplari di Aquila di Bonelli, estinta nell’isola alcuni decenni fa. L’appuntamento era stato rinviato di qualche giorno a causa di problemi tecnici
In volo sette esemplari di Aquila di Bonelli

NUORO - Il progetto, chiamato Life Abilas, vede la collaborazione dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, dell’Agenzia Forestas (impegnata nella gestione delle aree forestali interessate dal progetto), dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), con il ruolo di coordinatore e capofila del progetto, di e-distribuzione S.p.A. (partner per la mitigazione del rischio lungo le linee elettriche), del Grupo de Rehabilitación de la Fauna Autóctona y su Hábitat di Madrid (Grefa), con una consolidata esperienza internazionale nella reintroduzione dell’Aquila di Bonelli, dell’associazione Abbilarjos.

Si tratta di un’occasione importante, non solo per conoscere da vicino un progetto di conservazione ambientale che mira alla tutela dell’Aquila di Bonelli, ma anche per contribuire alle azioni concrete previste dal progetto e ad eventuali proposte che potranno riguardare le Zone di Protezione Speciale (ZPS) e l’attualizzazione dei Formulari Standard dei Dati (SDF), con l’obiettivo di includere le aree chiave per la specie all’interno della rete Natura 2000. Il progetto, co-finanziato dall’Unione Europea, si inserisce nel solco del precedente programma LIFE Aquila A-Life, proseguendo e potenziando gli obiettivi di conservazione e monitoraggio della rara specie rapace, estinta in Sardegna.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Parco di Tepilora. “Accogliere le aquile di Bonelli, da diversi anni nella voliera di adattamento e rilascio del Parco di Tepilora per la reintroduzione in Sardegna, è stato per noi un grande onore e motivo di orgoglio”, ha detto la direttrice del Parco Marianna Mossa. «La scelta del sito rappresenta un riconoscimento concreto dell’alto valore ambientale del Parco e per questo ci auguriamo che la nostra area protetta continui a essere punto di riferimento dei programmi di reintroduzione anche di altre specie di rapaci e nella ricostituzione della biodiversità nei diversi territori dell’Isola».



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