ALGHERO - Domenica 16 Settembre parte il campionato di Eccellenza regionale. La serie A sarda scende in campo con 16 squadre che rappresentano bene tutta la Sardegna. Il nord con un gran gruppo composto da Olbia, San Teodoro, Tempio Pausania, Calangianus, Latte Dolce, Castelsardo, Alghero 1945, Fertilia, il sud risponde con Portocorallo di Villaputzu, Pula, Samassi, Castiadas, Carbonia e Muravera e Sanluri, il centro, parte orientale è rappresentato dal Taloro di Gavoi.

E se qualche anno fa si riteneva che le squadre del sud della Sardegna, fossere dotate di più tecnica raffinata e organizzazione di gioco, complessivamente superiore alle formazioni del nord reputate agonisticamente più vivaci, oggi al nord si trovano realtà calcistiche che fanno di tecnica e tattica la loro peculiarità. Tutto derivato dalla grande competenza degli allenatori, che nel volgere di qualche campionato hanno ribaltato il modo di interpretare il calcio, la sua organizzazione e il gioco. Favorita assoluta nel campionato che sta per partite è l’Olbia. La squadra gallurese lo scorso anno è stata dietro la Torres, ma niente ha potuto, quest’anno, almeno sul piano degli investimenti, la squadra del Presidente Scanu ha speso tanto, proprio perché vuole vincere e basta.

Ma non sarà facile, perché tutti gli addetti ai lavori indicano il campionato di Eccellenza targato 2012-13 molto equilibrato. Ci sono tante formazione che suppur senza fare clamore eccessivo sono dotate di un parco giocatori di assoluto valore. Si parla del Muravera, del Samassi, dell’Alghero 1945 e del Castiadas. Tutte formazioni che garantiranno un gran campionato. Su tutte l’Alghero 1945, che in silenzio, senza far eccessivo rumore si è dotata di un organico quasi stellare: Zani in porta, Arrigo, i fratelli Peana, Mattiello, Urgias, Piras e Tedde ex Torres, Serra, Pierotti, e un gruppo di giovani davvero promettenti.

Dobbiamo disputare un campionato all’insegna della tranquillità – ha affermato Antonello Calvia, fra il serio e il faceto – magari ripetendo quanto di buono abbiamo fatto lo scorso anno. Ma il tecnico e non solo, sanno di disporre di uno squadrone che potrebbe dare molto fastidio all’Olbia. Tutto dipende da come si riuscirà a partire. Una falsa partenza potrebbe essere fatale per tutte le pretendenti la vittoria finale. Ma mine vaganti del torneo possono essere il Latte Dolce di Sassari, mosso da un entusiasmo incredibile, il Taloro Gavoi e una squadra che uscirà strada faccendo a "sorpresa".

Il Fertilia pare proprio non sia intenzionata a ripetere l’exploit dello scorso anno. La squadra profondamente rinnovata, ha una media di età molto giovane, vuole solamente giocare e mettere in vetrina i suoi numerosi giovani che si chiamano, Dedola, Agostini, Luiu, Busi, Deriu, Santona, Letizia, Fadda, Pinna, Saba per citarne alcuni. Le sue quotazioni sono scese vertiginosamente dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia con doppia sconfitta ad opera della neo promossa Latte Dolce. Ma non tragga in inganno. Il Fertilia ha uomini che potrebbero dare continuità al risultato dello scorso anno, giocatori come Piras, Sini, Leddda, Mereu, Puddu, Palmisano,Carboni e Martinez non sono gli ultimi arrivati, ma capaci di opporsi a qualunque avversario, e già domenica al Mariotti arriva la corazzata Olbia, che ci dirà di che pasta è fatta il Fertilia.

Nella foto: un'azione di Marco Urgias dell'Alghero 1945