Red
23 settembre 2012
Erkìles di Olzai vince l´Oscar Green 2012
Un primato regionale per la produzione innovativa di formaggi pecorini per vegetariani. Il minicaseificio dell´azienda Erkìles, dove vengono prodotti i formaggi tradizionali e vegetariani, si trova a pochi chilometri dal paese di Olzai

OLZAI – L'azienda zootenica Erkìles di Olzai, vince la selezione regionale “Oscar Green 2012” nella categoria In-Filiera e, insieme ad altre sei imprese isolane di eccellenza e finaliste delle altre categorie, parteciperà a Roma alla selezione nazionale del concorso organizzato annualmente dalla Coldiretti. Un primato importante e quindi una grande soddisfazione per il coraggioso imprenditore Giovanni Agostino Curreli, 55 anni. L'olzaese può infatti vantare una storia aziendale di tre generazioni, caratterizzata dalla passione per l’allevamento degli ovini e la produzione di formaggi con qualità certificata.
Curreli ha investito in questi ultimi anni ingenti risorse per rinnovare l’azienda agricola creata dalla madre “Nonna Rosa”. Nel 2011, con la sapiente assistenza del tecnico caseario Bastianino Piredda di Nulvi, ha creato la linea di formaggi ovini vegetariani “Bisine”. Una produzione che ha ottenuto il consenso, non solo dei vegetariani, ma anche dei consumatori più esigenti e raffinati.
Per questi motivi, nella scheda di partecipazione alle selezioni regionali del premio “Oscar Green 2012”, categoria “In-Filiera”, la Coldiretti Sardegna evidenzia: «L’azienda Agricola Erkìles nasce come scommessa di rivalutazione di un ambiente montano in via di totale spopolamento. Condotta con il metodo biologico, sono allevate circa 500 pecore di razza sarda allo stato brado, la cui produzione di latte è stata trasformata nel minicaseificio aziendale per produrre il tradizionale Fiore Sardo DOP, e sviluppando una nuova linea di formaggi per vegetariani. L’antica arte casearia integrata con metodi innovativi ha creato la prima azienda certificata “Qualità Vegetariana” della Sardegna per la produzione di formaggio Pecorino a caglio vegetale, aprendo canali commerciali in Paesi arabi e di tradizione ebraica».
Nella foto: Curreli prepara la cagliata
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