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Adn
10 ottobre 2012
Sardegna: 300milioni di tagli
Il governo beffa l´Isola. L´unica notizia positiva è la riduzione di un punto percentuale dell´Irpef. Per l´Iva, invece, ci sarà l´aumento, ma solo di un punto, dal 10 all´11% e dal 21 al 22%. Dure le parole del Governatore sardo

ALGHERO - Aumentano i tagli previsti dal Governo per le Regioni a statuto Speciali: a farne le spese soprattutto la Sardegna, con 300 milioni di euro circa in meno nella legge di stabilità. Nella conferenza stampa seguita alla riunione del Cdm, il presidente del Consiglio Mario Monti ha sottolineato come «l'austerità non è un circolo vizioso». «Oggi possiamo vedere e toccare con mano - ha detto - che la disciplina bilancio paga e conviene perché ci ha consentito di non dover rincorrere di continuo la congiuntura».
Cappellacci furioso. «Non si nasconda dietro i tagli alla politica, che noi Sardi condividiamo e abbiamo anticipato, un'aggressione senza precedenti all'Autonomia». «E quando parliamo di Autonomia - sottolinea Cappellacci - ci riferiamo non tanto agli organi politici quanto ai diritti dei Sardi che sarebbero investiti da provvedimenti che mettono sotto tiro non i costi della politica ma i servizi destinati dei cittadini. Se, come abbiamo provato in concreto siamo favorevoli a un sacrificio giusto e doveroso da parte di chi ha responsabilità politiche e ad azioni che rendano efficace ed efficiente la macchina amministrativa, quando rileviamo che la prossima istituzione che qualcuno vorrebbe tagliare e' la famiglia, allora l'atteggiamento e' sicuramente opposto».
La Spisa: atto gravissimo. «Un atto gravissimo nei confronti della Regione Sardegna e di tutte le altre regioni Speciali contro cui dobbiamo protestare e prendere una posizione durissima. Ora occorre tentare tutte le vie legali ricorrendo ancora alla Corte Costituzionale per difendere i nostri diritti sul piano giuridico. Siamo davvero attoniti per questo ulteriore atto da parte del Governo Nazionale che già da tempo non dà alla Sardegna una risposta adeguata sulle risorse che le spettano in base alla modifica dello Statuto, sulla quale abbiamo già fatto azioni molto forti ricorrendo alla Corte Costituzionale, ma aggiunge anche misure dell’ultima ora con ulteriori taglii rispetto alle disponibilità esistenti per la Regione e per i propri comuni che sono tutti i giorni nella trincea contro la crisi e la disoccupazione».
Mauro Pili parla di agguato. «L’ennesimo agguato alla Sardegna e alle Regioni a statuto speciale, un taglio di un ulteriore miliardo, oltre 300 milioni per la sola Regione sarda, dopo quelli già inflitti nei precedenti decreti di spending revieuw e di stabilità. Monti sta portando avanti un’operazione di svuotamento dell’autonomia regionale che non ha precedenti nella storia repubblicana. La reazione deve essere dura, senza se e senza ma. Quello di Monti è un golpe contro le autonomie speciali, messo a segno nel momento più difficile per la Sardegna. Da una parte concede qualche briciola dovuta, e qualcuno festeggia anche, e dall’altra cancella risorse imponenti dalle entrate regionali».
Ecco in dettaglio tutti i provvedimenti.
Iva. Il previsto aumento Iva scatterà dal primo luglio 2013. L'imposta salirà di un punto: dal 10 all'11% e dal 21 al 22%.
Deduzioni e detrazioni. "tax expenditures" , cioè sconti fiscali, per i redditi superiori ai 15.000 euro. Viene introdotta una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni (ma non per quelle sulla sanità) e detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilità di 3.000 euro.
Imu Chiesa. Il governo ha modificato il testo della legge riguardante l'Imu per gli immobili non commerciali, quindi anche quelli di proprietà della Chiesa.
Statali. Confermato il blocco dei contratti fino al 2014. Per il 2013-2014 non sarà erogata neanche l'indennità di vacanza contrattuale. L'indennità di vacanza contrattuale tornerà nel 2015 calcolata sulla base dell'inflazione programmata.
Salario produttività. Gli aumenti salariali aziendali saranno tassati nel 2013 al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi, per una spesa di oltre un miliardo nel 2013 e poco meno della metà nel 2014. La legge di stabilità finanzia la defiscalizzazione dei salari di produttività per 1.600 milioni nel biennio 2013-2014.
Assistenza disabili. Stretta sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la cura di parenti affetti da handicap. La retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso della P.A o per l'assistenza ai figli o al coniuge. Sono esclusi dal pagamento intero quindi i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili.
Patronati. Taglio ai patronati di 30 milioni di euro nel 2014 e di altri 30 milioni nel 2015.
Quote latte. Torna sotto la gestione di Equitalia la riscossione delle multe per lo sforamento delle quote latte.
Cieli bui. Per risparmiare le notti saranno meno ricche di illuminazione pubblica.
Sanità. Taglio quantificato in un miliardo a regime al fabbisogno sanitario nazionale, grazie a un'ulteriore riduzione della spesa per l'acquisto di beni, servizi e dispositivi medici.
Stop affitti e acquisti auto e immobili. Stop all'affitto e all'acquisto di nuovi immobili da parte di tutte le amministrazioni pubbliche. Ma anche all'acquisto e al leasing di autovetture. Prevista una stretta anche per l'acquisto di arredi e per le spese di consulenze informatiche.
Regioni a statuto speciale, Comuni. Vengono aumentati di un miliardo i tagli lineari previsti dalla prima spending review per le Regioni a statuto speciale. Arrivano poi 160 milioni alla Campania e circa 130 milioni per il Fondo per i Comuni in condizioni di predissesto.
Esodati. Istituzione di un Fondo alimentato con 100 milioni nel 2013.
Pubblica amministrazione. Misure per sbloccare i pagamenti da parte della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese.
Università. Il budget degli atenei potrà crescere del 3% all'anno. Per alcuni enti di ricerca la percentuale sale al 4%.
Beni del demanio. Via libera alla vendita dei beni demaniali attraverso fondi immobiliari.
Tav e trasporto. Quasi 800 milioni di euro per finanziare studi, progetti, attività e lavori. 1,6 miliardi a partire dal 2013 per il trasporto pubblico locale. 800 milioni di euro per la RFI e 300 milioni per l'Anas. 300 invece i milioni di penalità per lo stop al Ponte di Messina.
Banche e assicurazioni. Sale dallo 0,35 a 0,50% l'acconto sulle riserve tecniche delle assicurazioni. La norma prevede che nel 2014 il prelievo riscenda allo 0,45%. Vengono posticipate di cinque anni le deduzioni riconosciute alle banche per il maggior valore riconosciuto al riallineamento per l'imposta sostitutiva.
Sconti fisco per fondo taglio debito. Arriva la possibilità di fare erogazioni liberali al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato e usufruire di uno sconto fiscale pari al 19% dell'imposta lorda.
Commissario anticorruzione. Presiederà la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche. Sarà a costo zero.
Aerei e Nato. In arrivo 40 milioni di euro nel 2013 per la manutenzione della flotta di aerei antincendio e 58 milioni di euro, in tre anni, per la partecipazione dell'Italia alla spesa per la ristrutturazione del quartier generale della Nato.
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