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P.P. 30 novembre 2012
Focus sui fondi strutturali europeri
L’incontro è stato presieduto da Gavino Sini, presidente Cciaa Nord Sardegna, Gianuario Pilo, Presidente Promocamera, Luca Murgianu, Presidente Confartigianato Imprese Sardegna
Focus sui fondi strutturali europeri

SASSARI - Si è svolto oggi venerdì 30 Novembre, nella sala conferenze della Promocamera a Predda Niedda, alle ore 9.30, il convegno regionale dal titolo “2014-2020 Nuova strategia dei Fondi Strutturali Europei, opportunità e prospettive delle Politiche Comunitarie per le Imprese”. L’evento organizzato da Promocamera, Camera di Commercio di Sassari e Confartigianato Imprese Sardegna, ha visto il confronto tra gli Amministratori locali, Università, Imprese e Istituzioni, utile per comprendere al meglio le implicazioni future derivanti dall’arrivo in Sardegna di queste grandi risorse. Si tratta di 3 miliardi di euro in arrivo nell’isola nei prossimi 7 anni.

L’incontro è stato presieduto da Gavino Sini, presidente Cciaa Nord Sardegna, Gianuario Pilo, Presidente Promocamera, Luca Murgianu, Presidente Confartigianato Imprese Sardegna. La discussione si è articolata in 4 settori di discussione: Il primo, “Da un periodo all’altro della programmazione europea, i passi da compiere e le opportunità per la Sardegna”, sarà affrontato da Gianluca Cadeddu, Direttore del Centro Regionale di Programmazione della Regione e da Tonino Piludu, Presidente del Crel. Il secondo argomento: “Competitività ed innovazione delle Imprese nel Quadro Strategico- Comunitario, gli indirizzi del Regolamento per i nuovi fondi Comunitari”, affidato ad Andrea Murgia. Corresponsabile PO Fesr Sardegna Dg Regio – Comm. E, e da Flavio Burlizzi, Responsabile ufficio Unioncamere di Bruxelles.

Il terzo segmento relativo a “Le cose da fare (to do list) per le piccole imprese e nelle attività di innovazione e ricerca”, ha visto la relazione di Andrea Benassi, Segretario Generale Ueapme, Attilio Mastino, Rettore Università di Sassari, Francesco Pigliaru, Pro Rettore Università di Cagliari, e Pietro Esposito, Segretario Generale Cciaa Nord Sardegna. Il quarto e ultimo argomento “Politiche per lo sviluppo locale integrato, ed agenzie per lo sviluppo. Prospettive della Governance nella Strategia Europea 2014-2020”, è stato esposto da Massimo Sabatini, Direttore Area Mezzogiorno Cofindustria, Francesco Garufi, Coordinatore Area Politiche di Coesione Sociale e Mezzogiorno CGIL e da Filippo Spanu Segretario Confartigianato Imprese Sardegna. Il tavolo è stato moderato dal giornalista Alfredo Franchini.

«L’anno 2010-2011 è stato disastroso per l’economia della Sardegna, ci attende ancora un periodo critico, solo una corretta programmazione del territorio, può produrre ricchezza»” dichiara Gavino Sini, quando si riferisce alla obiettiva attenzione di sfruttare al meglio le risorse e come impiegarle al meglio per lo sviluppo del territorio sempre più sofferente. Luca Murgianu presidente di confartigianato, non usa mezzi termini quando afferma: “ Le uniche risorse a disposizione che abbiamo vengono da questi fondi strutturali, non avremo la finanziaria regionale, se sbagliamo adesso si salvi chi può - e spiega - l’ottanta per cento delle risorse che riceveremo dovranno essere spese in ambiente, energia, sviluppo delle piccole e medie imprese”.

Per Gianluca Cadeddu è importante ribadire l’importanza dell’Europa: «Solo una dimensione e una cultura come quella europea può competere nel mondo, l’unione europea è un faro di civiltà” - afferma e continua - Gli enti locali devono collaborare per ottenere il miglior risultato». Tonino Piludu, presidente Crel, ragiona in maniera più spietata e analizza i limiti della Sardegna di questi ultimi anni, segnalando una debolezza cronica istituzionale, individuata nel malfunzionamento della pubblica amministrazione e tira in ballo comuni, province e regione che si hanno avuto in passato fondi europei, ma non sono stati in grado di spenderli adeguatamente, per progetti di innovazione. Segnala ancora una debolezza di risorse umane e dunque di competenze, ma anche un problema di coesione territoriale evidenziando ancora molta distanza tra l’entroterra e le zone costiere. Tanti i nodi da sciogliere e i temi affrontati: trasporti, insularità, promozione del territorio, formazione di competenze che passa mediante l’università, sostenere la ricerca scientifica e tecnologica. Tante voci diverse unite nello sforzo di creare una programmazione regionale futura in linea con le politiche europee.



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