Red
4 dicembre 2012
Spiagge, proroga alle concessioni
Al Senato la Commissione Industria accorcia i termini nel tentativo di favorire una mediazione fra l´esecutivo e l´Ue che continua a chiedere la scadenza al 2015 e l´indizione di nuove gare pubbliche

ALGHERO - Governo battuto in commissione Industria del Senato sulla proroga delle concessioni demaniali sulle spiagge, inserita nel dl Sviluppo. La proroga di 30 anni prevista inizialmente è stata sì ridotta a 5 anni - dal 2015 al 2020 - dopo i rilievi della commissione Bilancio, ma va comunque contro il parere dell'esecutivo che si oppone a qualsiasi ipotesi di slittamento del termine del 2015, supportando la propria posizione con le osservazioni dell'Ue.
«Si tratta di una boccata d’ossigeno per i concessionari del demanio balneare perché è stato evitato il rischio che nel 2014 partissero le aste per le concessioni, ma la mini-proroga è un palliativo che rimanda di 5 anni un problema da affrontare strutturalmente. Si elude almeno sino al 2019 lo smantellamento delle tante iniziative imprenditoriali locali a vantaggio dei grandi gruppi extranazionali (specie francesi e spagnoli) affamati delle nostre coste».
Così l’assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi interviene riguardo al voto odierno in Commissione Industria del Senato sulla proroga della concessione delle spiagge inserita nel dl sviluppo del Governo. «Avevo espresso in tempi non sospetti - aggiunge Crisponi - forte perplessità in merito al decreto sulla concessione dei beni demaniali così come proposto dal Governo. Da tempo, infatti, le concessioni balneari sono diventate oggetto del desiderio di speculatori e multinazionali che potrebbero mettere le grinfie sulla necessaria conservazione di beni d’interesse collettivo, sfilandone la gestione alle piccole attività locali».
Nella foto d'archivio: una recente riunione di alcuni concessionari di Alghero
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