ALGHERO - La querelle fra Matteo Tedde, Alessandro Piras e il 1945 Alghero, assume toni davvero alti. A mettere benzina sul fuoco delle incomprensioni, lo stato di impasse fra i due calciatori e la società. Tedde e Piras, sull’Aventino da oltre un mese, chiedono alla società di essere lasciati liberi con la riapertura delle liste ( dal 3 al 17 Dicembre). Ma avendo firmato il tesseramento con il 1945 Alghero, è la stessa società che dovrebbe dare ai giocatori la possibilità di accasarsi con altre squadre.

Matteo Tedde e Alessandro Piras chiedono la lista di svincolo, il 1945 Alghero non ne vuole sentire, procedura di svincolo che deve avvenire online sul il sito della L.N.D. Tutto nasce nel mese di ottobre. Ecco cosa affermano i due giocatori: «Il rappresentante della società si è presentato negli spogliato per due volte affermando che il rimborso era garantito per il mese trascorso, mentre per il futuro non c’erano garanzie e chi voleva la lista di svincolo la avrebbe ricevuta l’indomani (30 novembre) insieme al rimborso di ottobre».

«Abbiamo fatto esattamente così - dicono Tedde e Piras - ci è parso normale anche fermarci per non rischiare infortuni che avrebbero pregiudicato un eventuale nostro trasferimento con altre società. Da allora nei nostri confronti solo prese in giro. Nel frattempo sono arrivate richieste da parte di altre società, e su questo si sta innescando una incomprensione davvero incredibile. Siamo due calciatori dilettanti - affermano - ma il rimborso spese ci serve perché abbiamo famiglie da campare, e abbiamo necessità di giocare con chiunque».

Matteo Tedde e Alessandro Piras chiudono con un affondo davvero pesante e mettono sul tavolo della redazione del Quotidiano di Alghero una lettera piccante. Contattata la controparte - nella persona del vice presidente della 1945 Alghero, Mannu - pare di capire che da parte della società algherese ci sia comunque la volontà di chiudere la vicenda.

Nella foto: Matteo Tedde e Alessandro Piras