P.P.
21 gennaio 2013
«Centro Salute Mentale torni funzionante»
Elisabetta Boglioli denuncia le proposte dell´ultimo atto aziendale della Asl n.1 e in una nota pubblica reclama una maggiore tutela del sofferente mentale, chiedendo la riapertura del centro salute mentale di via Paoli sulle 12h al giorno

ALGHERO - L’Associazione “Il Labirinto” di Alghero, da tempo è impegnata sul territorio,per consentire a chi soffre di disagio psichico, di vedere tutelati i propri diritti. «Alla luce della presa visione della bozza del nuovo atto aziendale, predisposto dalla dirigenza della Asl. n° 1 di Sassari, si esprimono forti perplessità circa le paventate proposte contenute nel suddetto atto - denuncia Elisabetta Boglioli presidente del Labirinto che aggiunge - L’Associazione, ha sempre avuto come punto di riferimento le direttive emanate dal piano sanitario regionale, il quale riserva molta attenzione alle problematiche riguardanti la riforma psichiatrica, e la conseguente tutela del sofferente mentale, direttive che non paiono essere tenute in considerazione dalla proposta di bozza dell’atto».
«Il piano regionale prevede l’istituzione del dipartimento di salute mentale, l’apertura dei centri di salute mentale aperti 24 ore, centri diurni utili alla riabilitazione, progetti per favorire l’abitare assistito. Invece assistiamo ad una seria inversione che sta portando al lento, progressivo depotenziamento del centro di salute mentale di Alghero, che opera tra l’altro su un vasto territorio» evidenzia la presidente del labirinto nella nota pubblica, secondo cui la logica dei tagli porterà ad un grave depotenziamento del servizio, con gravi disagi per i sofferenti mentali e le loro famiglie.
«L’Associazione intende ribadire con forza una assoluta priorità: E’ necessario che ad Alghero, quindi con benefici per tutto il territorio, il centro di salute mentale (Csm) di via Paoli, ritorni funzionante sulle 12 h al giorno con apertura di sei giorni la settimana - sollecita Boglioli che conclude - Avremo così la certezza, che nel momento del bisogno, sia pazienti che familiari, troveranno risposte. La nostra speranza è riposta nella volontà da parte della dirigenza sanitaria, di voler rivedere e correggere la propria posizione circa le proposte contenute all’interno della bozza dell’atto aziendale, con la consapevolezza che il potenziamento della struttura ospedaliera, non può prescindere dal potenziamento della rete socio sanitaria che dovrebbe essere presente sul territorio».
Nella foto: Elisabetta Boglioli presidente dell'associazione Labirinto
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