Il dato più eclatante che emerge nella ricerca del Dipartimento di Architettura è il meno 33% degli italiani che hanno disertato la Riviera del Corallo. Le interviste ad Arnaldo Cecchini, Cristian Cannaos, Giuseppe Onni, Alma Cardi, Stefano Visconti ed Enrico Daga
ALGHERO - Il 2012 segna la crisi più profonda per il turismo ad Alghero. I numeri e le ragioni della peggiore annata turistica degli ultimi 20 anni sono stati illustrati da Cristian Cannaos e Giuseppe Onni, ricercatori del Dipartimento di Architettura. Il dato più eclatante è il meno 33% degli italiani che hanno disertato la Riviera del Corallo, una media confermata in tutta la Provincia di Sassari.
La causa principale sono i trasporti, in particolare quelli navali gravati nell'ultimo biennio dal "caro traghetti" come ha sottolineato Stefano Visconti, presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo. «Le soluzioni vanno ricercate in quello che i numeri ci dicono» ha commentato l'assessore comunale al Turismo, Alma Cardi.
Ma oltre ai problemi da affrontare ci sono le vie da percorrere, come la promo-commercializzazione rilanciata dal presidente dell'Stl, Enrico Daga: «oltre a promuovere dobbiamo agganciare la parte commerciale e per questo c'è bisogno di un organismo, un grande laboratorio quale è il Sistema Turistico Locale». Un po' di ottimismo nel finale con il direttore del Dipartimento Arnaldo Cecchini: «l'anno scorso nulla di positivo ma chissà che quest'anno vada meglio. In ogni caso le buone politiche per i turisti sono buone politiche anche per gli abitanti».