S.A.
10 maggio 2013
Riparte a Porto Torres "ArcheoBioTrek"
Domenica riparte il "treno umano" alla scoperta dei parchi e dei monumenti di Porto Torres. In questa edizione toccherà delle zone collocate nell´immediata periferia della città, poco conosciute o frequentate dagli stessi portotorresi

PORTO TORRES - Domenica 12 maggio, alle ore 9, riparte il “treno umano” di ArcheoBioTrek alla scoperta dei parchi e dei monumenti di Porto Torres. L’iniziativa è patrocinata dall’amministrazione comunale, ed è organizzata dall’associazione culturale Etnos e dall’associazione Atena Trekking. La prima edizione si era svolta a dicembre: in quel’occasione circa 150 persone avevano potuto esplorare i monumenti di Porto Torres e le aree verdi attraverso un percorso urbano, sotto la guida del botanico Giampaolo Demartis e dell’epigrafista Giuseppe Piras. La presentazione della manifestazione, nei giorni scorsi, ha costituito anche l’occasione per dare notizia della scoperta, durante i sopralluoghi effettuati per l’ArcheoBioTrek, di un nuovo tratto dell’acquedotto romano dell’antica Turris Libisonis, lungo ben 105 metri in Località Punta di Lu Cappottu.
L'itinerario di questa edizione prevede un nuovo percorso rispetto a quello dell'anno scorso, nel quale erano stati privilegiati siti ubicati prevalentemente all'interno del perimetro cittadino. Stavolta l'ArcheoBioTrek toccherà delle zone collocate nell'immediata periferia della città, poco conosciute o frequentate dagli stessi portotorresi, e verranno visitati dei siti storico-archeologici di notevole pregio. Il tutto nella splendida cornice naturalistica formata dalle aree racchiuse tra la zona retrostante la pineta e le sponde del Rio Mannu. La manifestazione partirà alle ore 9 dalla chiesa di Balai Lontano (il monumento verrà aperto per l'occasione) e si snoderà attraverso i bunkers della Seconda Guerra Mondiale di Punta di Lu Cappottu, il nuovo tratto di acquedotto romano appena scoperto, i circoli megalitici, le Grotte di Maimmaru e le cave antistanti.
La tappa successiva saranno gli altri resti dell'acquedotto romano conservati in un giardino condominiale del quartiere Satellite; poi il gruppo si dirigerà verso la tomba dei giganti “a prospetto architettonico” di Andriolu, passando per le cave di Maccia appasthadda. Seguendo una stradina di penetrazione agraria attraverso i campi si arriverà su un'altura in prossimità della tomba dei giganti di Andriolu dove ci si fermerà per il pranzo a sacco. Visitata la tomba dei giganti si scenderà per un'antica mulattiera verso la sponda del Rio Mannu ed un abbeveratoio usato in passato dai pastori. Si percorrerà il vecchio camminamento che dalle grotte di Ponti Pizzinnu conduceva verso Fontana Vecchia. Ci si soffermerà ad osservare il nuraghe Monti Aiveghe per poi incamminarsi verso l'edificio dell'antico acquedotto, denominato localmente Lu Casottu, in località Iscia Tonda, luogo dove si concluderà il trekking.
Nella foto: acquedotto
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