S.A.
1 luglio 2013
«Femminicidio, Fidapa non dimentica»
In Italia nel 2011 ben 137 donne sono state uccise, 124 nel 2012: alcuni dei dati emersi durante il convegno promosso dalla Fidapa e tenutosi ad Alghero lo scorso venerdì

ALGHERO - Grande successo ha riscosso venerdì scorso, il convegno dibattito dal titolo “Il Femminicidio”, organizzato dalla Commissione Legislazione della Fidapa Sez. di Alghero, presieduta da Lidia Sotgiu. I relatori - Carla Bassu, docente di Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Sassari; Luciana Goisis, docente di Criminologia presso l’Università degli Studi di Sassari; Annapaola Tarasconi, responsabile Csm della Asl n.1 di Sassari; Paolo Milia, psichiatra Università Aou di Sassari e membro Consiglio Direttivo della Società Italiana Psichiatria Forense - hanno trattato la “Violenza di genere” attraverso i fattori giuridici, psicologici e patologici, mettendo in risalto che tale violenza contro le donne è cresciuta a dismisura in questi ultimi anni. Una donna su quattro subisce violenza durante la propria vita e ogni tre giorni una donna viene uccisa.
Spesso la violenza, ad opera di famigliari, si manifesta tra le mura domestiche. Il posto che dovrebbe essere il più sicuro e il più protetto spesso, invece, diventa il più pericoloso. Durante il convegno sono emersi questi dati: in Italia nel 2011 ben 137 donne sono state uccise, 124 nel 2012. Dati che suggeriscono di prevenire e reprimere questo devastante fenomeno promuovendo un necessario cambiamento culturale basato sulla parità dei diritti fra uomo e donna.
«La Fidapa, in quanto movimento di opinione, vigilerà affinché questa importante opportunità non vada dispersa, auspicando un potenziamento dei centri “Antiviolenza”, dove le competenze di professionisti e operatori specializzati siano messi in condizione di offrire appoggio psicologico e legale a donne costrette ad abbandonare la propria casa per le violenze subite da compagni dopo tanti anni di abusi. Viviamo in un paese dove spesso le donne vengono uccise due volte perché, dopo la loro morte, non ne parla più nessuno e vengono dimenticate» è la testimonianza della presidente a nome dei tutta l'associazione.
Nella foto: Lidia Sotgiu, presidente della sezione algherese della Fidapa
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