S.A.
11 agosto 2013
Incendi: subito stato di calamità
L´appello lo lancia la Coldiretti di Nuoro e Ogliastra a Regione e Comuni dopo i disastrosi roghi che hanno mandato in cenere centinaia di ettari di pascoli e boschi

NUORO - Per le imprese agricole del Sarcidano, una delle zone dell'interno della Sardegna colpite dagli incendi dei giorni scorsi, è necessario dichiarare subito lo stato di calamità naturale. L'appello lo lancia la Coldiretti di Nuoro e Ogliastra a Regione e Comuni dopo i disastrosi roghi che hanno mandato in cenere centinaia di ettari di pascoli e boschi.
L'associazione chiede anche di rivedere la legge che prevede il divieto di pascolamento dei terreni bruciati per i 10 anni successivi al rogo. «Per l’ennesima volta dobbiamo rilevare - dice Aldo Manunta direttore della Coldiretti Nuoro Ogliastra - come l’effetto dell’abbandono dei terreni si stia rilevando uno dei nemici più temibili che favoriscono il dilagare degli incendi».
A Nurallao l’incendio è stato fermato poiché ha raggiunto una superficie pascolata da vacche: un chiaro esempio di come la presenza dell’attività agricola sia fondamentale per combattere e prevenire i roghi. «Oltre al danno immediato degli incendi, spiega Simone Cualbu presidente Coldiretti Nuoro Ogliastra - le imprese agricole dovranno subire anche una beffa: la legge 353 del 2000 prevede il divieto di pascolamento dei terreni bruciati per i 10 anni successivi al rogo».
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