Marcello Simula
5 settembre 2005
Ecco com’era via Sant’Erasmo nel 1684
Importante ritrovamento archeologico nel centro storico di Alghero: è l’unica testimonianza della viabilità algherese del XVII secolo

ALGHERO - Ritorna alla luce dopo oltre quattrocento anni un tratto di via Sant’Erasmo, nascosto per secoli, sotto l’edificio religioso occupato dalle Isabelline.
L’ultima campagna di scavi all’interno del complesso di Santa Chiara, coordinata dall’archeologo Marco Milanese, ha restituito nel mese di agosto quella che finora è l’unica testimonianza visibile della viabilità urbana algherese del diciassettesimo secolo.
«Il manto stradale rinvenuto risale ad un periodo in cui per il suolo delle vie cittadine non veniva ancora usato il lastricato e la superficie era semplicemente una distesa di terra battuta», ha spiegato Marco Milanese, docente dell’Università di Sassari. Non ha dubbi che si tratti del proseguimento dell´attuale via Sant´Erasmo, che all´epoca conduceva direttamente al porto. La strada scomparve dalla pianta della città nel 1684, anno dell´acquisizione dell´area da parte delle religiose per la costruzione del monastero.
L´attività di scavo nel centro storico di Alghero, iniziata nel 2000, è ripresa lo scorso mese di agosto, dopo due anni di sospensione.
Fino a settembre si alterneranno nel saggio ricavato all’interno del convento, circa un centinaio di studenti, in quella che sarà la terza e ultima campagna. Si tratta comunque di un primo passo all´interno del piano di recupero delle zone storiche della città: seguiranno una fase di restauro dell´edificio e la definitiva messa in funzione dell’area, dove si prevede la nascita della cittadella universitaria.
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