Papa Francesco conclude omelia in sardo. Folla a Bonaria per messa e Angelus, tra pianti ed emozione
CAGLIARI - "Nostra Segnora 'e Bonaria bos acumpanzet sempre in sa vida". Così il Papa ha concluso con un saluto in lingua sarda la sua omelia nella messa sul sagrato del santuario di Bonaria. Anche il governatore
Cappellacci, nel suo saluto, aveva ringraziato in limba con una formula tipicamente sarda: "Santità, Deu si du paghiri - Il Signore Iddio ve lo ripaghi, papa Francesco", e dopo di lui il sindaco
Massimo Zedda. Secondo le stime degli organizzatori, oltre centomila persone hanno preso parte alla messa, 80mila quelli accreditati.
Claudia Lombardo. «La sensibilità, il coraggio e la forza di Papa Francesco infondono quella Fede, oggi più che mai, necessaria per ricominciare a sperare finalmente un futuro per la Sardegna e i sardi». Esprime così la grande emozione che si prova a stare davanti al Santo Padre, la Presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo. Nel Santuario di Nostra Signora di Bonaria, di fronte a una straordinaria folla, Papa Bergoglio ha invocato il sostegno della Madonna di Bonaria anche nei confronti dei governanti. «La grande lezione di umiltà e il richiamo alla serietà dei comportamenti”, prosegue la Presidente Lombardo, “sono un importante monito per coloro i quali oggi ricoprono incarichi di responsabilità».
Le preghiere del Papa hanno colpito tutti e hanno fatto riconquistare terreno al bisogno di cambiamento. «Non è più tempo di parole al vento e di vuoti proclami - conclude la Presidente Lombardo - la Sardegna ha bisogno di quel coraggio che Papa Francesco ha invocato con sentita emozione per chi non ha lavoro, per chi soffre, per chi vive una situazione di disagio. Quel disagio che, purtroppo, oggi è normalità e che dobbiamo superare con la serietà, la responsabilità e la concretezza delle azioni».