M. P.
18 ottobre 2013
Gilda Usai Cermelli sull'Asinara: Opportunità e sviluppo sostenibile
Intervista a Gilda Usai Cermelli, ex sindaco e attuale consigliere delegato, Partito Sardo d’Azione, per le politiche attive del Parco Asinara

PORTO TORRES - Intervista a Gilda Usai Cermelli, ex sindaco e attuale consigliere delegato, Partito Sardo d’Azione, per le politiche attive del Parco Asinara.
Mi vuole spiegare qual è il suo ruolo di consigliere delegato per le politiche attive del Parco dell’Asinara?
«E’ un ruolo che prevede un impegno di programmazione, rispetto alle idee che l’amministrazione comunale si pone nei confronti del Parco Nazionale Asinara. Mi piace pensare a quest’isola come a un quartiere, un borgo della città di Porto Torres e come tale da vivere quotidianamente. A questo si aggiunge il fatto che l’Asinara è un Parco Nazionale, quindi una grande risorsa, da mantenere bella, sana, salvaguardando l’ecosostenibilità del suo territorio».
Quali sono gli aspetti positivi e negativi del Ppr (Piano Paesaggistico Regionale)?
«Gli aspetti positivi sono la prescrizione di vincoli, che rappresentano una grande opportunità, in quanto la conservazione del bene non significa non utilizzare il bene, ma trasformarlo in una condizione favorevole per promuovere attività, come i Centri di Educazione Ambientale, per sviluppare un turismo sostenibile e quindi occasioni di lavoro, per preservare l’identità storica, perché la gente apprezzi quest’isola anche per la sua storia. Occorre valorizzare il borgo antico dell’Asinara, perché è vero che l’isola appartiene alla Conservatoria delle Coste, ai vari Ministeri che talvolta sono dei fantasmi in quanto hanno abbandonato l’isola, ma con la Conservatoria delle Coste, oggi abbiamo realizzato dei progetti di filiera, perché le strutture presenti nell’isola vengano utilizzate per garantire dei servizi minimi ai visitatori. Abbiamo programmato un Centro Commerciale Naturale per creare nuova economia nel rispetto dell’ambiente, grazie anche alla collaborazione con l’Ente Parco dell’Asinara».
Non pensa che l’Asinara possa essere un’opportunità per creare un modello di sviluppo socio – economico alternativo, capace di rendere competitiva la città di Porto Torres, nel mercato turistico del Mediterraneo?
«Vede noi abbiamo realizzato il progetto “Asinara aperta” con la Camera di Commercio,allo scopo di fare del borgo di cala d’oliva, un borgo vetrina che possa accogliere dei momenti significativi, per tutto ciò che è produzione della regione Sardegna, ma anche del Mediterraneo. L’isola della Sardegna è il luogo favorevole nell’intreccio, ma l’intreccio è caratteristico anche delle isole del Mediterraneo, la cui storia e strettamente connessa a quella della Sardegna. Dunque fare dell’Asinara una vetrina per incentivare il turismo, in cui si espongono opere d’arte di ogni genere, aprendo ai paesi del Mediterraneo, conservando la nostra memoria e la nostra storia».
Il confronto con i paesi del Mediterraneo potrebbe portarci ad una apertura mentale e ad una maggiore disponibilità a condividere progetti della nostra terra con altri paesi.
«Credo che la crisi ci stia facendo affondare, pertanto abbiamo bisogno di dare speranza alla gente attraverso la realizzazione di progetti, anche di tipo socio – culturale che ci mettano in contatto con altre realtà».
Lei parlava prima di memoria, come è possibile preservare la memoria dei detenuti, delle guardie carcerarie? Non dimentichiamoci che prima l’Asinara ospitava un carcere.
«Io credo che l’isola abbia un percorso storico vastissimo, e il carcere fa parte di questo percorso. Esiste un progetto che prevede la realizzazione un museo con diversi settori che documenti la storia dell’isola, un museo dinamico per recuperare alcuni aspetti della storia. Esistono dei finanziamenti Europei per rivalutare i cimiteri e recuperarne la storia, attraverso la realizzazione di musei, ma questo è un progetto ancora tutto da costruire insieme ad altri Comuni» .
Che cosa pensa sia opportuno fare nell’immediato futuro?
«Il Comune di Porto Torres ha quattro strutture sull’isola, una delle quali dovrà diventare un Centro polifunzionale comunale, cioè un luogo dove il comune può coordinare tutte le attività sull’isola, una sorta di Urp, una nuova postazione per il Comune di Porto Torres presso Cala d’Oliva. Speriamo di inaugurare a presto il Sito del Comune non appena avremo risolto i problemi relativi al nuovo bando sulla continuità territoriale. Inoltre occorre realizzare progetti attraverso la programmazione partecipata, cioè far partecipare tutti i cittadini alla programmazione dell’Asinara, questo è un momento in cui occorre appropriarci dell’isola, ma non solo da parte dell’amministrazione ma anche da parte dei cittadini. Il futuro sta nelle proposte dei cittadini. Occorre creare servizi, posti letto perché i giovani possano alloggiare a poco prezzo, per offrire alle famiglie la possibilità di visitare quest’isola meravigliosa avendo a disposizione i servizi necessari».
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