L'intervista al primario di Ostetricia dell'Ospedale Civile di Alghero che parla di presente e futuro del punto nascita dell'Asl 1 nel territorio
ALGHERO - «C'è interesse e un progetto di ristrutturazione in corso per il punto nascita di Alghero» dice Giovanni Urru nell'intervista ad
Alguer.it. Ma l'ottimismo del primario del reparto cittadino e fresco di rinomina all'
Aogoi, non è sufficiente a far cadere tanti punti interrogativi sul destino dell'Ostetricia algherese. Anzitutto la scadenza delle 500 nascite «che parrebbe essere al 31 dicembre» dice Urru. E seppur la crescita del reparto è indiscutibile - dopo la chiusura nel 2010, l'anno successivo ha chiuso con 300 parti, che sono diventati quasi 400 nel 2012, quota che con ogni probabilità verrà superata al prossimo 31 dicembre - le cifre sono ancora lontane dalle 500 unità, limite indicato dal Ministero per la sopravvivenza dei centri.
Nell'ambito del recepimento da parte della Regione dell'accordo Stato-Regioni sui percorsi nascita, sia a livello regionale sia a livello aziendale (Asl) sono stati istituiti i comitati che discuteranno e proporranno l'applicazione definitiva di quella che è la normativa legislativa. Per il reparto algherese si parla di un futuro centro per il parto analgesia che garantirebbe «nel breve e medio periodo di raggiungere i 500 parti e nel triennio arrivare a mille». «Questo dipenderà dagli investimenti» sottolinea Urru. La domanda che resta è rivolta, dunque, a Regione e Asl: quando e dove investiranno? Perché solo la destinazione di risorse per incrementare e potenziare i servizi è la risposta che potrebbe salvare Alghero.
Nella foto: Giovanni Urru