Il consigliere regionale algherese del Pd conferma che non si candiderà alle prossime elezioni Regionali ma non è esclusa la sua corsa da sindaco per Alghero nelle comunali di Maggio. Al suo fianco il candidato Pd Cacciotto. Le immagini della conferenza stampa per la fine del suo secondo mandato
ALGHERO - «Non sono un candidato». Così il consigliere regionale algherese, Mario Bruno, stamane nella conferenza stampa di fine del suo secondo mandato, ritorna su una decisione già annunciata [
GUARDA] nelle scorse settimane. Una dichiarazione, tuttavia, che non preclude il suo coinvolgimento nelle prossime elezioni comunali di maggio, stavolta non da "mentore" (di Stefano Lubrano ndr) ma da protagonista nella corsa a Sant'Anna. La «disponibilità rispetto al partito e alla propria città» ritorna nei suoi discorsi pubblici, ancora lontani da una consacrazione ufficiale, che non avverrà almeno sino a quando non sarà chiarita la posizione dell'ex capogruppo, nell'ambito dell'inchiesta sui fondi ai gruppi regionali in cui risulta indagato [
LEGGI]. La stessa che ha fatto saltare la candidatura della collega Francesca Barracciu. «Su questo sono sereno, ma davvero sereno, non come spesso si sente dire: la documentazione farà chiarezza» ha commentato.
Davanti ai giornalisti e insieme ai suoi fedelissimi di sempre, tra cui il presidente del Consiglio comunale Gabriella Esposito e il candidato alle elezioni Regionali del 16 febbraio per il Pd, Raimondo Caciotto, Bruno ripercorre i 9 anni e mezzo trascorsi nell'Aula regionale, attraverso un video che ne ricorda le tappe principali. La conferenza conferma ancora una volta l'attenzione del politico algherese alla comunicazione e il contatto con la gente. Lo certificano gli incontri settimanali nella sede dell'associazione da lui fondata Un'Isola; 40 convegni; 10 seminari formativi; 20 numeri di un giornale; 100 puntate su una radio locale; 3 scuole di formazione politica.
Tra i successi rammenta i finanziamenti ottenuti per la Grotta Verde e il Parco di Porto Conte; il passaggio a Sogeaal della gestione totale dell'aeroporto, e a Fertilia degli immobili della Regione; le battaglie per la Sassari-Alghero e il nuovo ospedale (mai realizzato dopo gli stanziamenti della Giunta Soru). Tra i passi falsi ammette «un'identificazione» troppo esposta con le persone candidate e da lui sostenute. Il riferimento sarebbe per l'ex sindaco di Alghero, Stefano Lubrano, da lui lanciato nelle primarie del centrosinistra fino alla vittoria delle amministrative nel 2012: un'esperienza finita male e in fretta con una serie di accuse tra gli ex amici. E a domanda su un pentimento relativo a quell'esperienza risponde: «in quel momento ho fatto la scelta giusta, ma poi è stata un altra cosa. Ho pagato un prezzo politico per questo». Sarà da capire se il conto si ripresenterà a maggio.