S.A.
1 febbraio 2014
L´abbraccio di Silvio Berlusconi a Cappellacci: «chiamatelo Franco»
Il Cavaliere è ritornato nel capoluogo sardo dopo cinque anni, in quella campagna elettorale, sempre a sostegno di Ugo Cappellacci, che aveva portato alla vittoria il centro-destra

CAGLIARI - Era atteso per le 10.30 in Fiera ma Silvio Berlusconi è arrivato a Cagliari poco prima dell'una, scusandosi per il ritardo dovuto al maltempo nella Capitale. Il Cavaliere è ritornato nel capoluogo sardo dopo cinque anni, in quella campagna elettorale, sempre a sostegno di Ugo Cappellacci, che aveva portato alla vittoria il centro-destra.
Nel frattempo sono cambiate molte cose: il leader politico non è più premier, è stato condannato per frode fiscale e ha sciolto il Pdl per tornare alle origini con Forza Italia. Una folla di persone e simpatizzanti lo hanno accolto con l'inno d'Italia e lui non si è risparmiato con battute rivolte al governatore «chiamatelo Franco» con riferimento alla Zona Franca e alla fidanzata Francesca Pascale «carina quella ragazza seduta in seconda fila». In platea presente anche Giovanni Toti, uno dei suoi principali consiglieri e tra i possibili nuovi leader del partito appena rifondato.
Oltre all'istituzione di una zona franca per la Sardegna, Berlusconi ha appoggiato il programma di Cappellacci sulle fonti alternative energetiche, le infrastrutture, il turismo e l'agroalimentare. C'è tempo per l'ex premier di prendersela contro «i paletti dell'Europa delle lobby» e il presidente della Repubblica Napolitano: «I piccoli partiti hanno ottenuto, con l'aiuto del Capo dello Stato, che si passasse dal 35% al 37% come sbarramento per avere il premio di maggioranza». Sono intervenuti anche i parlamentari sardi di Forza Italia, Salvatore Cicu ed Emilio Floris; oltre al capogruppo in Consiglio regionale Pietro Pittalis, Mariano Delogu, Carmelo Porcu, Piergiorgio Massidda, Fedele Sanciu e Piero Testoni.
Nella foto: Berlusconi e Cappellacci
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