S.A.
5 febbraio 2014
Sardegna dice "No" alla tassa di soggiorno
Secondo l´assessore al Turismo Crisponi si tratta di un balzello iniquo e contradditorio

CAGLIARI - La Sardegna dice no alla tassa sdi soggiorno. «Sono decisamente contrario - spiega l'assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi - ad introdurla per rimpinguare le esauste casse dei Comuni. Si tratta di una tassa dannosa e per certi versi inutile visto che i costi dell'esazione sono più alti della produzione».
Secondo l'esponente della Giunta Cappellacci, il balzello è iniquo e contraddittorio e introduce turbativa sul mercato perché da una parte «si rivolge solo a chi frequenta strutture ricettive classificate; punisce chi soggiorna più a lungo; non è proporzionale al prezzo con cui si paga la vacanza;
E poi ancora: non assicura che le finalità degli introiti siano vincolati alla realizzazione di interventi a favore del turismo e di sostegno al lavoro delle strutture ricettive; fa gravare l’onere su una sola delle attività e non sulle tante, che traggono beneficio dal soggiorno»; dall'altra «è scandaloso - secondo l'esponente della Giunta Cappellacci - che chi va a soggiornare nell’area ‘oscura’ delle seconde case non venga colpito».
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