A.B.
7 febbraio 2014
Asl Sassari: Lavoratori in stato di agitazione
La Direzione aziendale abbandona il tavolo di contrattazione decentrata. Proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti

SASSARI – Lavoratori dell’Asl di Sassari in stato di agitazione dopo la chiusura e l’abbandono del tavolo di contrattazione della Direzione aziendale, che ha invitato tutti i lavoratori del Comparto, con tanto di nota ufficiale, a partecipare in veste di uditori. Un evento straordinario, mai verificatosi in passato: lavoratori venuti da tutte le parti del territorio aziendale e che rappresentano i diversi ruoli presenti in azienda: sanitario, tecnico ed amministrativo, a dimostrazione che l’interesse ed il malcontento è diffuso e riguarda tutti. All’ordine del giorno della Direzione era prevista la sottoscrizione dell’accordo per l’individuazione degli incarichi di posizioni organizzative sanitarie ed amministrative, nonché degli incarichi di coordinamento. I numerosi lavoratori presenti all’assemblea dello scorso 29 gennaio hanno dato mandato alle rappresentanze sindacali di chiederne la modifica, dandone tempestiva comunicazione alla parte pubblica, riguardante il saldo della produttività dell’ultimo biennio; l’erogazione dei buoni pasto ed il loro adeguamento ad altre aziende pubbliche del territorio; la regolamentazione della mobilità interna del personale; la disponibilità do parcheggi e la definizione di eque tariffe per i dipendenti che, verosimilmente, non esiste.
Come denunciano le sigle sindacali, nell’ultimo anno, l’amministrazione aziendale convocherebbe i sindacati solo per temi che riguardano a stretto giro interessi unilaterali, evitando, invece, gli argomenti, le richieste e le proposte effettuate dalle OO.SS. e Rsu in molteplici occasioni. Le ragioni che uniscono le sigle sindacali della funzione pubblica “Cgil”, “Cisl”, “Uil”, “Fials”, “Nursind” e “Nursing Up” «sono legate al costante atteggiamento dell’amministrazione aziendale di rimandare costantemente i suddetti argomenti. Perciò, le rappresentanze sindacali hanno confermato di non voler procedere e partecipare ad alcuna discussione o trattativa riguardante la definizione delle posizioni organizzative e dei coordinamenti fino a quando non si palesa una chiara e sottoscritta volontà di risoluzione prioritaria delle criticità esposte con una precisa definizione di tempi e modi per l’erogazione di quanto dovuto.
Le sigle sindacali proseguono il loro intervento spiegando che «le risposte del direttore amministrativo ed, in particolare, del direttore generale alle rivendicazioni espresse dai sindacati e dai lavoratori, sono state ancora una volta inconcludenti e suffragate da giustificazioni fumose, inaccettabili e legate ai ritardi immotivati. Il susseguirsi degli interventi puntuali dei rappresentanti dei lavoratori, che in più riprese hanno manifestato il loro disappunto, hanno determinato la decisione del direttore generale di abbandonare il tavolo di discussione e ritirare la delegazione trattante di parte aziendale. Di fronte a questo ennesimo atteggiamento di arroganza e di assoluta indisponibilità della Direzione Aziendale – sottolineano – l’assemblea ha espresso in maniera chiara e netta la propria insofferenza e rabbia dei lavoratori, che in prima persona contribuiscono ogni giorno al buon funzionamento dell’Azienda. Pertanto - concludono - i rappresentanti sindacali di categoria e i lavoratori presenti, proclamano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori della Asl di Sassari prefigurando tutte quelle forme di lotta e di mobilitazione necessarie per ottenere l’accoglimento di quanto giustamente rivendicato.
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