A.B.
11 febbraio 2014
Sla: sbloccati fondi, Usala ferma lo sciopero
La decisione di smobilitare assieme agli altri malati di Sla è arrivata nel pomeriggio dopo lo sblocco dei fondi per disabili gravi e gravissimi da parte della Giunta Cappellacci

CAGLIARI - Salvatore Usala abbandona la protesta estrema davanti all'assessorato alla Sanità della Regione Sardegna e interrompe lo sciopero della fame e della sete. La decisione di smobilitare assieme agli altri malati di Sla è arrivata nel pomeriggio dopo lo sblocco dei fondi per disabili gravi e gravissimi da parte della Giunta Cappellacci.
Sono ora disponibili oltre 2,2 milioni di euro per i familiari curanti e 3,3 milioni aggiuntivi per il progetto "Ritornare a casa". La delibera approvata oggi dalla Giunta Cappellacci prevede di riprogrammare i 2milioni 227,5mila euro per il progetto regionale “Riconoscimento del lavoro di cura familiare, caregiver e integrazione dell’assistenza domiciliare in favore dei malati di Sla della Sardegna”, ai quali andranno aggiunte «le risorse che verranno stanziate nel “Fondo nazionale per la non autosufficienza”», attualmente in fase di assegnazione, anche mediante l’applicazione del comma 2 dell’articolo 2 della Finanziaria 2014».
Inoltre, la delibera varata oggi prevede «di estendere l’applicazione del progetto regionale, anche a favore delle persone in condizioni di disabilità gravissime, con particolare riferimento a quelle affette da gravi patologie cronico degenerative non reversibili in ventilazione meccanica assistita a permanenza 24h o coma, già beneficiarie dell’assistenza finanziata con il programma “Ritornare a casa”, in carico alle Uvt, in cure domiciliari di terzo livello, che si trovino in condizioni di dipendenza vitale e che necessitano di assistenza continua nelle 24 ore».
Nella foto: L’assessore regionale Simona De Francisci
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