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A.B. 12 febbraio 2014
Sanità: querelle Sindacati-Giannico
Le Segreterie Sindacali di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up rigettano integralmente le accuse mosse da parte del direttore generale dell’Asl Sassari Marcello Giannico
Sanità: querelle Sindacati-Giannico

SASSARI – Prosegue la querelle tra le Organizzazioni Sindacali ed il direttore generale dell’Asl di Sassari Marcello Giannico. Stavolta sono i Sindacati, tramite una nota congiunta dei rispettivi segretari (Spanedda per la “Cgil Fp”, Ara per la “Cisl Fp”, Cuccuru per la “Uil Fpl”, Pilieri per la “Nursind”, Nasone per la “Nursing Up” e Dettori per la “Fials”).

«Le Organizzazioni Sindacali hanno il compito e l'obbligo di portare avanti le richieste dei lavoratori e non possono sottrarsi a tale compito. Le Segreterie Territoriali Sindacali – dichiarano rigettano integralmente le accuse mosse da parte del direttore generale Marcello Giannico e continuano nel solco della strada tracciata da ben due assemblee dei lavoratori. Le problematiche portate in sede di contrattazione non sono demagogiche né tantomeno pretestuose, ma sono richieste reali, sentite e dettate da un malcontento comune e crescente all'interno della più grande Azienda del nord Sardegna, preposta all'erogazione di servizi per la salute a tutta la comunità».

Secondo i sindacalisti, le dichiarazioni del dottor Giannico appaiono strumentali riguardo l’ordine del giorno della riunione del 4 febbraio. «Infatti l’integrazione dell’ordine del giorno richiesto dalle sigle è stato accordato dalla dottoressa Seazzu che presiedeva la contrattazione. Il dottor Giannico arrivato dopo novanta minuti dall’inizio dei lavori ha manifestato da subito grave insofferenza nei riguardi dei sindacati, interrompendo la contrattazione dopo circa trenta minuti dal suo arrivo. Forse il tentativo di delegittimazione dei sindacati e delle Rsu, apprendo la contrattazione ai lavoratori, non ha ottenuto gli effetti sperati da lui, battendo ritirata. La Direzione invece di discutere con noi temi che interessano utenti e lavoratori, come le barelle nei corridoi, i parcheggi per utenti e lavoratori a prezzi da vero e proprio strozzinaggio – proseguono - è interessata solo all’assegnazione di incarichi e a chiudere il regolamento della Libera Professione che per come è strutturato perpetuerà le interminabili liste di attesa per le prestazioni specialistiche. La fretta nel dare gli incarichi di P.O. e dei coordinamenti ci risulta incomprensibile, dato che gli stessi vengono prorogati oramai da due anni. Non sarà forse che qualche evento imminente potrebbe influenzare le future assegnazioni? Restiamo con il dubbio che le esigenze non siano ancora una volta quelle di far andare avanti l’azienda ma quelle di tutelare interessi poco trasparenti».

Secondo le sigle sindacali, i problemi dell’Asl di Sassari sono altri: i parcheggi interni, che possono consentire agli utenti ed ai dipendenti, in particolari i turnisti, un agevole accesso a prezzi modici al posto di lavoro senza dover penare a lungo per trovare un posto auto, anche in considerazione dei problemi legati alla sicurezza ed all'incolumità personale, viste anche le recenti aggressioni ad alcune dipendenti; le barelle nei corridoi dei reparti che mortificano i pazienti oltreché i lavoratori che mal sopportano di vedere situazioni del genere; le liste di attesa che crescono ogni giorno di più senza che in questi ultimi anni si sia arrivati a risultati tangibili; il blocco delle esternalizzazioni delle prestazioni sanitarie che costano all’azienda milioni di euro e che determinano un innalzamento dei costi ed una caduta nella qualità delle prestazioni; la vessazione continua dei dipendenti che guidano le macchine per esigenze di servizio. Sembra che siano degli appestati e il simbolo dello spreco, quando non risulta nel modo più assoluto che ci siano stati comportamenti anche solo censurabili. Ed invece vengono messi alla gogna con adesivi ridicoli che invitano alla delazione se si infrange il codice della strada (invitiamo in questo caso la Direzione a cercare di perseguire gli obbiettivi di salute, se ne è capace, lasciando il controllo delle infrazioni stradali agli organismi preposti); le mobilità interne, per le quali è necessaria l'attuazione di un regolamento e la costituzione della commissione paritetica che consenta ai dipendenti il godimento dell'istituto contrattuale della mobilità che consente di trovare maggiore motivazione nel proprio lavoro; la regolamentazione definitiva dei buoni pasto, con messa in regime mediante un regolamento serio, che ne consenta la consegna con cadenza trimestrale; il saldo della produttività del 2012 e del 2013, sino ad oggi rateizzata nell'arco di quasi due anni in piccole tranches, quasi fossero caramelline per addolcire l'amarezza dei dipendenti. Vorremo rivedere il regolamento relativo alla produttività e vorremo che fosse erogato immediatamente il saldo del 2012 e 2013 entro la mensilità del mese in corso, così come concordato lo scorso lunedì 10 febbraio con l’Azienda Universitaria, dove i lavoratori del comparto riceveranno il restante 25percento di produttività 2012 ed il 50percento relativa al 2013 nella prossima busta paga di febbraio, cosa improponibile per l’Asl; la turnazione, mai regolamentata in contrattazione, che ha subito diverse modifiche unilaterali ma senza nessuna considerazione circa la liceità delle stesse e non rispetta, priva di opportuna concertazione, il D. Lgs 66/03 e che crea nei dipendenti turnisti un debito orario fisso mensile ed una riduzione del salario mensile accessorio.

«Sia chiaro a tutti i cittadini che la garanzia di una sanità di qualità passa soprattutto attraverso il benessere lavorativo di chi ci opera. Come facciano a garantire buoni livelli di assistenza se nei reparti ospedalieri e negli uffici amministrativi abbiamo personale demotivato e profondamente scontento delle ingiustizie che subisce e vede tutti i giorni? Ribadiamo la nostra indisponibilità a discutere di incarichi e Posizioni Organizzative se non dopo che si ottengano risposte chiare su tutti i problemi sollevati. La proclamazione dello stato d'agitazione – sottolineano - è un atto dovuto e rappresenta la risposta di tante persone stanche dell'atteggiamento arrogante e prepotente di questa Direzione Generale. Quello che più meraviglia è che queste richieste i lavoratori le hanno sottoposte a tutte e sette le organizzazione sindacali, mentre solo sei sono quelle che le sostengono ciò a dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, che nonostante il mandato ricevuto dai lavoratori, per una sigla sindacale, compiacente e di colore indefinito, le buone relazioni con la Direzione Generale sono più importanti, trascurando che i sindacati sono preposti alla tutela dei lavoratori e alle rivendicazioni dei loro diritti».

Nella foto: Il direttore generale dell’Asl di Sassari Marcello Giannico
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