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Alguer.itnotiziesardegnaOpinioniElezioniEnas, Sogeaal, Aras: I saldi di Cappellacci
Luigi Lotto 14 febbraio 2014
L'opinione di Luigi Lotto
Enas, Sogeaal, Aras: I saldi di Cappellacci
<i>Enas, Sogeaal, Aras: I saldi di Cappellacci</i>

Enas, Sogeaal e Aras: le sigle indicano tre realtà fra le più importanti per la vita delle comunità sarde: l’Ente acque, la prima, poi la società che gestisce l’aeroporto di Alghero e infine l’Associazione regionale degli allevatori. Tutte e tre sono finite sotto i colpi della demagogia elettorale del presidente uscente. Da giorni assistiamo ad un iperattivismo del presidente Cappellacci che, dopo anni di assoluto immobilismo, una politica imperniata sulla demagogia e l’assenza assoluta dalle principali questioni della Sardegna, ha deciso di deliberare su tutto negli ultimi giorni di campagna elettorale. E’ una vergogna che non può essere ulteriormente tollerata. Decine di delibere delle quali, per molte, si cela rigorosamente il contenuto rendendo noto solo il titolo da utilizzare come spot elettorale. Scelte di grande rilevanza assunte da un Presidente e da una Giunta in scadenza e, pertanto, assolutamente inopportune nei tempi e nei modi.

Mi riferisco in particolare alle delibere nn. 4/37, 5/29 e 5/30 del 2014 sulle modifiche allo statuto di Enas, non a caso prive di qualsiasi parere di legittimità che evidentemente nessun dirigente si è sentito di fornire. Si vuole, così, forzare la legge apportando modifiche sostanziali allo statuto dell’Ente per poter onorare impegni politici di lottizzazione che nulla a che fare hanno con gli interessi di Enas. Ciò dopo successivi commissariamenti, per anni giustificati, e l’assenza di una legge di modifica dello statuto.

Mi riferisco, poi, alla delibera n. 5/25 2014 sulla privatizzazione della Sogeaal, anch’essa ancora oscurata, che vuole creare le premesse per privatizzare la società che gestisce l’aeroporto di Alghero, infischiandosene del confronto con gli enti locali del territorio. Mi riferisco, infine, alle decisioni (delibera della Giunta 54/2013 e diverse delibere di Laore) sul destino di Aras e dei suoi tecnici agrari e veterinari che, dopo essere stati oggetto di diversi provvedimenti di legge per la loro integrazione organica nell’assistenza tecnica regionale, oggi sono sotto il ricatto della Giunta che li lascia senza stipendio e li abbandona a se stessi. Sono solo alcuni dei tanti provvedimenti adottati sotto campagna elettorale, a cui potrebbero seguirne altri in settimana, che non possono essere tollerati e di cui Cappellacci deve rispondere anche in sede di voto.

* Consigliere regionale uscente e candidato con il Pd



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