ALGHERO - «Mettiamo a disposizione della città la nostra energia e la voglia di cambiamento». È l’impegno preso da Lorenzo Sagrati, candidato consigliere comunale e rappresentante del ricambio generazionale nel Pd cittadino e Enrico Daga, candidato sindaco della città, davanti ai tanti giovani incontrati nella sede di via Mazzini per parlare di futuro e «pensare insieme alle prospettive della città per un domani che appartiene soprattutto a noi».

Il cambiamento non sarà solo un fatto anagrafico, ma «abbiamo progetti per una città più adeguata alle esigenze di chi intende farci crescere i propri figli – dice Lorenzo Sagrati – e si oppone all’idea che per otto mesi all’anno Alghero si trasformi in una città fantasma». Dal confronto è emerso che «la stagione balneare non basta più a tenere in vita la città anche negli altri mesi», hanno concordato i due candidati e i loro interlocutori. «Un’offerta turistica differenziata in base alle esigenze di molteplici nicchie di mercato – è il ragionamento comune – consentirà alle aziende cittadine di tutelare i propri dipendenti con contratti di lavoro più lunghi di quelli attuali».

Lorenzo Sagrati si fa promotore dell’idea di una città a misura di eventi e concerti, «che permettano ad Alghero, come è stato per anni, di essere sede di manifestazioni artistiche, sportive e culturali di livello internazionale». Le nuove generazioni hanno idee chiare, sanno che c’è bisogno di cambiare marcia e si concentrano su alcuni aspetti in particolare, come il piano del commercio e la mobilità. «La riorganizzazione delle attività commerciali deve consentire a ognuno di operare secondo regole certe, uguali per tutti ma soprattutto funzionali alle esigenze di operatori e cittadini – è la proposta a fine incontro – garantendo più vivibilità nel centro cittadino». «Ma una città orientata al futuro deve essere più fruibile - dice Sagrati - abbiamo chilometri di piste ciclabili ma il servizio di bike-sharing non è ancora operativo benché le biciclette siano già state acquistate tempo fa con i finanziamenti europei». Il sistema del trasporto pubblico locale «è carente e non risponde alle esigenze di cittadini e visitatori».
Si tratta di interventi da fare subito, è il parere dei giovani e dei loro rappresentanti, «per pensare in tempo alla città di domani».