Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziealgheroSpettacoloCultura › L’Epifania di Franca Masu memorabile omaggio a l’Alguer
Luigi Coppola 7 gennaio 2006
L’Epifania di Franca Masu memorabile omaggio a l’Alguer
Al Teatro Civico memorabile omaggio alla città nel decimo anniversario del Cap d’Any algherese. Concerto incanto: tutto esaurito per Pregaries. “L’Anima de l’Alguer”
L’Epifania di Franca Masu memorabile omaggio a l’Alguer

ALGHERO – «....Ho trovato un tesoro…vengano altri per diffonderlo, arricchendolo, migliorandolo….». Schiva, emozionata, saluta il suo pubblico, la sua città, cercando di contenere l’ovazione, gli applausi del pubblico in piedi che vorrebbe stringerla ancora e non lasciarla andare via. Si consuma la prima volta di Franca Masu nel rinnovato salotto regale della sua città: il teatro Civico. Una notte magica, quella del 6 gennaio del nuovo anno, senza trionfalismi, con un concerto unico nel suo genere, sposa la città d’Alghero alla sua artista che meglio la rappresenta, celebrando una simbiosi irreprensibile. Pregaries. “L’Anima De L’Alguer” è il titolo di uno spettacolo organizzato da Sardegna Concerti, che va oltre i canonici standard del concerto teatrale. Un progetto multimediale che documenta su più canali tematici, il patrimonio storico culturale della città catalana. Un omaggio alla terra natia, ideato da Franca e supportato oltre l’eccezionale orchestra di nove elementi, da quattro straordinari cortometraggi d’epoca in bianco e nero, riproducenti salienti testimonianze della città sul calare degli anni cinquanta. Immagini tratte dall’archivio ecclesiale cittadino, messe a disposizione da don Giovanni Gallo, anziano canonico della Cattedrale, presente nelle prime file in platea, visibilmente commosso ed assistito dall’affettuosa cura di parenti e amici. L’esordio musicale degli orchestrali prepara l’entrata della Masu sul palco. Per giungervi attraversa il corridoio in platea, accennando le note del primo brano: “Desperta-te”. L’emozione di giocare in casa è forte, ma la voce ancora di più. Bellissima nell’abito color rame, Franca rompe gli indugi accompagnandosi con passi di danza il suo canto etnico. Non lascerà mai il bellissimo rosario, avvolto come un bracciale al polso della mano sinistra e nel congedo finale rivelerà la paternità del prezioso pendente che le avvalora il decolté: uno splendido monile creato dal Maestro orafo Agostino Marogna. «…E’ chiaro che sono felice…», le prime parole in italiano dopo uno “sfogo” di ringraziamento in catalano alla sua gente, utile a spezzare la tensione emotiva. «…Qui si sta bene: l’energia si sente…», quando dal loggione è interrotta con un «brava Franca. Sei grande !», svia l’attenzione glissando alla mandola: «…Mauro l’hai cambiata la corda…?». Una chicca spontanea della sua modestia che il pubblico apprezza subissando d’applausi. Il bandoneon di Daniele Di Bonaventura che dirige pure l’ensamble orchestrale, commenta il primo filmato (riversato in digitale su dvd dalla Bencast di Sassari) sul varo di un imbarcadero di pescatori della marina algherese fine anni ’50. Accompagnano ai suoni meravigliosi, un cast inedito. Il Karel Quartet di Cagliari: Francesco Pilia e Monica Orofino ai violini, Marco Fois alla viola, Federico Sanna, violoncello. Completano la formazione: Marcello Peghin, chitarra 10 corde, Mauro Palmas, mandola, Marco Malatesta alla batteria e percussioni, Salvatore Maltana al contrabbasso e lo stesso Di Bonaventura al bandoneon. Brani tipici del repertorio della Masu come “Minyona Morena”, “Lo Nassaiolo”, “Passa Jesucrist”, arrangiati in versioni inedite e rivisitate nelle armonie passionali del flamenco, nel tango, nel fado. Scorrono altri filmati dove spettatori in platea, riconoscono i loro cari (il Vescovo Ciucchini, lo stesso don Gallo), se stessi e momenti forti della devozione popolare. Al culto della Madonnina di Valverde, è dedicata la lettura di un poemetto da parte di Emiliano Dinolfo, giovane attore catalano, anch’egli bravo e applaudito in platea. Scorrono i titoli di coda, sulle note di Cares. E’ il momento emozionale più forte. «Franca – Franca», invoca tutto il pubblico. Ritorna. “Lo pais meu” è l’inno che tutto il pubblico canta in una movida memorabile. Non ripara nei camerini Franca. Dopo due ore di fatica è nel foyer del teatro a salutare uno ad uno tutti i suoi beniamini, la sua famiglia, la sua Alghero.

Nella foto Franca Masu fotografata da S.E. Angotzi



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)