G.A.
27 giugno 2014
Porto Torres, On Piras: «pensare un futuro diverso»
Partecipato il convegno intitolato “Dalle bonifiche alla valorizzazione del territorio”, organizzato dal circolo di Sinistra ecologia e libertà di Porto Torres

PORTO TORRES – Nonostante l’assenza giustificata degli assessori regionali che all’ultimo momento hanno dovuto dare forfait e rinunciare alla partecipazione all’evento a causa di una riunione di Giunta regionale convocata d’urgenza per discutere della vertenza che riguarda la realizzazione dell’ospedale San Raffaele di Olbia, l’evento organizzato dal circolo cittadino di Sel, presso il Museo del Porto, è stato seguito con molto interesse. Il primo relatore è stato il consigliere comunale Toni Chessa che rapidamente, ma con ricchezza di dettagli, descrive la situazione e le varie criticità delle tanto attese bonifiche.
A seguire la parola passa ad Alessandro Masala, operatore del parco dell’Asinara, il cui intervento ha messo in evidenza le carenze, a detta sua spesso dovute alla mancanza di attenzione da parte delle istituzioni, dei servizi di base nell’isola: acqua, depurazione, servizio medico e trasporto pubblico, portando esempi di altre isole del mediterraneo, che sulla carta avrebbero molto meno da offrire, ma che grazie alla presenza di servizi garantiti riescono a generare sviluppo e lavoro. La relazione su beni archologici e sulla storia della città spetta al giornalista ed appassionato di archeologia Emanuele Fancellu, che in poco più di mezz’ora riesce a dare un idea esaustiva dell’incredibile abbondanza delle ricchezze, non adeguatamente valorizzate e sfruttate, della città, soffermandosi sulle responsabilità dei tanti amministratori, anche se non tutti, che hanno spesso usato l’archeologia come argomento da campagna elettorale e nulla più.
Punta sul cambio culturale, invece, il consigliere regionale Luca Pizzuto (sel), che da uomo del Sulcis comprende bene e condivide le tematiche legate alle bonifiche, ma sostiene che da sole non siano sufficienti a rilanciare il territorio se non accompagnate da un giusto cambio di mentalità che porti i sardi a credere con convinzione al valore straordinario del patrimonio archeologico e naturalistico dell’isola. L’intervento del consigliere Pizzuto segue citando le bonifiche della Rhur ( zona industriale tedesca) come un esempio da seguire, specialmente per evitare che le bonifiche non si trasformino in uno strumento di assistenzialismo e clientela. Prima dell’intervento del deputato Michele Piras, Giancarlo Pinna ricorda come l’Eni sia una Spa di cui lo Stato italiano detiene la maggioranza relativa delle quote. C’è tempo anche per i più piccoli, una delegazione di alunni della scuola media di San Giovanni che, riprendendo in parte quanto detto in precedenza da Alessando Masala, rivendicano il diritto dei più giovani di poter fruire maggiormente e più facilmente del parco dell’Asinara.
Conclude l’on. Michele Piras, deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, che apre concordando sul fatto che il tema della reindustrializzazione dei siti come quello di Porto Torres spesso tendono a sottrarre attenzione e risorse ad altre fonti di sviluppo possibili come l’Asinara e il Parco archeologico. In particolare l’on. Piras s’è dichiarato sorpreso e colpito dalla quantità e dalla qualità dei beni archeologici della città turritana e dal potenziale inespresso che rappresentano. Infine, secondo il deputato di Sel c’è bisogno di immaginare un futuro diverso e di programmi per il territorio che siano a lungo termine, e non più dettati dalla necessità di raccogliere consenso tra una tornata elettorale e l’altra.
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