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Antonio Burruni 2 luglio 2014
Giulini: «la squadra non verrà rivoluzionata»
Durante la presentazione del nuovo allenatore Zdenek Zeman, il presidente del Cagliari ha annunciato gli acquisti di Capello e Colombi. «Verranno inseriti elementi di prospettiva e di valore», ha assicurato il patron rossoblu
Giulini: «la squadra non verrà rivoluzionata»

CAGLIARI - «La squadra non verrà rivoluzionata, ma verranno inseriti elementi di prospettiva e di valore». Ha esordito così il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, all’inizio della conferenza stampa di presentazione per il nuovo allenatore rossoblu Zdenek Zeman. «Per quanto riguarda l’identità sarda – ha assicurato - il Cagliari è il simbolo della Sardegna e continuerà ad averla. Cercheremo di portare tanti ragazzi nel nostro settore giovanile e, a parità di condizioni, preferiremo sempre prendere ragazzi della nostra terra».

Zeman pareva diretto verso Bologna, ma Giulini ha spiegato di essere stato sempre sicuro che alla fine avrebbe scelto l’Isola. «Quando voglio fortemente qualcosa, tendo a non pensare a temere qualcosa. Per idealismo, estetica e per permettermi questo sogno, la scelta del mister portava dietro un fortissimo potenziale per la squadra e valori importanti. Neanche per un secondo ho creduto che lui preferisse allenare in B piuttosto che in A».

Il presidente ha annunciato di aver «preso Simone Colombi dall’Atalanta. Ha firmato il contratto due giorni fa e puntiamo su di lui per iniziare la stagione. Verrà affiancato da un portiere di esperienza. Viene qua – ha proseguito - con le intenzioni di giocarsi il posto. E’ cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta ed ha già delle convocazioni nella nazionale Under 21. L’ho scelto io personalmente, con l’appoggio del mister ed è un giocatore su cui puntiamo. Anche se volevo fare io il secondo…», scherza, ricordando il suo passato da portiere. Inoltre, l’altro scambio a titolo definitivo annunciato è quello che porterà in Sardegna il giovane attaccante Alessandro Capello, mandando a Bologna il difensore greco Marios Oikonomou.

Restando in tema di mercato, l’attenzione degli operatori è puntato verso i Mondiali, ma Giulini ha un’idea chiara a riguardo. «Mi auguro che nel centenario del 2020, potremo prendere giocatori del Mondiale. Ora il Cagliari non può prendere giocatori già affermati dai Mondiali. Su venti giocatori che stiamo seguendo, uno-due stanno anche giocando il Mondiale. Vorremmo trattenere i nostri campioni. Non entro negli aspetti tecnici, ma sono fermamente convinto che iniziare con l’attuale coppia centrale, Astori-Rossettini, per me una delle migliori, è fondamentale per il Cagliari. Farò di tutto per rattenerli ed il mister non mi ha chiesto di cederli». Nei giori scorsi si è parlato di uno scambio tutto rossoblu, tra Cagliari e Genoa, che porterebbe Tachsidis nell’Isola e Pinilla nella riviera ligure, ma il presidente è tranciante: «Tachsidis? No, non me l’ha chiesto il mister». Ed anche su Pinilla, dopo qualche dichiarazione di troppo del cileno, ha le idee chiare: « Pinilla è stato richiamato e vedremo se multarlo. Il Cagliari non accetterà più certi comportamenti da giocatori sotto contratto».

«Mi piace Mancosu – ha proseguito sul tema del mercato - e non piace solo a me. Credo darebbe il 120percento giocando nella sua terra, ma a 30 anni e per averlo bisogna fare un’operazione alla cifre che riteniamo adeguate. In quel caso, il 10 luglio sarebbe a disposizione del mister. Comunque, cercheremo di accontentare le richieste dell’allenatore. Potrebbero esserci degli altri scambi, probabile che investiremo su altri due-tre giovani, magari con presenze già in serie A, cosa che io non ritengo fondamentale, ma che magari rassicurano l’opinione pubblica. Non c’è un budget preciso. Stiamo anche puntando su un paio di giocatori importanti, che hanno già fatto bene in altri campionati. In quel caso, potrebbe anche essere necessario un sacrificio. Come ha detto Zeman, se un nostro giocatore ha una proposta estremamente interessante, noi non tratteniamo nessuno che ha un’occasioni importante e che rimarrebbe qui controvoglia».

Un fiducioso presidente Giulini, ha poi concluso annunciando il progetto rossoblu di creare almeno tre-quattro punti di ritrovo per i tifosi cagliaritani in giro per la Penisola.

Nella foto: il presidente del Cagliari Tommaso Giulini



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