Antonio Manunta
9 agosto 2014
L'opinione di Antonio Manunta
Partecipazione e trasparenza assenti a Porto Torres
Partecipazione e trasparenza sono parole presenti in tutti i programmi elettorali, quei programmi che andrebbero attuati dai rappresentanti votati dagli elettori. I sindaci italiani, tranne rari casi, dopo pochi mesi cominciano a far marcia indietro circa le promesse per due motivi essenziali: l'aspettativa abnorme dei cittadini e la squadra politica non all'altezza del compito, il tutto complicato dalle ristrettezze economiche e dal vizio di elargire demagogia senza calarsi nella realtà del trovare soluzioni e proposte realistiche, vero compito dell'amministratore pubblico. Con l'amministrazione Scarpa, Porto Torres è riuscita a centrare i bersagli negativi e sbagliare quelli positivi infilandoli tutti in questi 4 anni di mandato.
Ma rimanendo alle parole partecipazione e trasparenza ricordo i tre elementi che la legge prescrive affinché un'amministrazione sia "vicina al cittadino" e cioè partecipata e trasparente. Il primo è rappresentato dalle sedute del consiglio comunale che dovrebbero essere pubbliche e di facile accesso. E' evidente che la sala consiliare di Porto Torres è piccola, mancante dello spazio per accogliere il pubblico e perciò inadatta rispetto a ciò che dispone l'art. 38, comma 7, del D.Lgs. n. 267/2000, Testo Unico degli Enti Locali in riferimento alle sedute del Consiglio Comunale. E' necessario predisporre di un'aula più capiente, utilizzabile anche per altri avvenimenti pubblici ma nel frattempo perché non utilizzare la sala Filippo Canu a disposizione della città?
Le dirette streaming delle sedute consiliari sono un'altra nota dolente per i cittadini di Porto Torres, nonostante i notevoli costi sostenuti per dotarsi della tecnologia necessaria che, alla prova dei fatti, risulta inadeguata. Infatti le immagini risultano sfuocate, durante gli interventi spesso manca l'audio (i maliziosi dicono che sia mancante "a simpatia") e lo stesso si interrompe quando si inquadra un'altra porzione della sala. Riuscire a comprendere uno sviluppo compiuto della seduta a quel punto diventa impresa ardua. Il secondo elemento è rappresentato dal sito istituzionale del Comune di Porto Torres, al quale il D.Lgs n. 82 del 7 marzo 2005 denominato "Codice dell'Amministrazione Digitale", affida il compito di essere, come tutte le Pubbliche Amministrazioni, il principale strumento operativo non solo nei rapporti interni ma soprattutto in quelli con la collettività. L'impostazione attuale invece risulta di difficile accesso ai dati, mancante di contenuti, con tante pagine non aggiornate e priva degli elementi di comunicazione e di informazione sui relativi servizi comunali che la legge prescrive. Altra negatività per la trasparenza amministrativa è rappresentata dal tempo brevissimo imposto alla pubblicazione degli atti pubblici nell'albo pretorio online. Infatti, pur essendo una tempistica stabilita dalle normative, nessuno impedirebbe al Comune di Porto Torres, di attivarsi per la consultazione online degli archivi gestionali. Ma non lo fa. Perchè?
Il terzo elemento, che a mio parere va sfruttato in misura maggiore e molto meglio di come avviene attualmente, è la comunicazione istituzionale, regolata dalla Legge 150/2000 (Disciplina delle attività di informazione e comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni) e che va intesa come diritto-dovere dell'Ente Comunale di comunicare correttamente ai cittadini ciò che viene progettato e realizzato durante il mandato, con utilizzo di tutti i mezzi e strumenti mediatici disponibili sul territorio. Per completare il quadro occorre ricordare che negli ultimi periodi, talune amministrazioni comunali si sono avvalse dello strumento dei social network ed in particolare di Facebook per le comunicazioni istituzionali e per recepire, oltre agli altri canali, le osservazioni e le segnalazioni dei cittadini circa i disservizi, che a Porto Torres risultano oltremodo frequenti e costanti. Anche qui alcuni amministratori portotorresi son riusciti a sminuire e talvolta mortificare tale mezzo, essendosi messi a "battibeccare" virtualmente a livelli imbarazzanti con i cittadini che, con foto e filmati documentavano pesanti mancanze di decoro in città.
*Consulente relazioni aziendali
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