Pierpaola Pisanu
13 aprile 2006
La disperata ricerca della Madonna tra i sepolcri: entrano nel vivo i sacri riti
Per la prima volta, sfileranno nei loro tradizionali costumi d’epoca, anche le Hermandades della Junta Mayor de Confradìas de Alicante, per rendere omaggio al Cristo venuto dal mare.

ALGHERO - Il clima austero e di profonda mestizia del Giovedì Santo preannuncia il senso di dramma che domani attraverserà le strade di Alghero, quando silenziose e buie, saranno calpestate da centinaia di fedeli in preghiera, dietro al bressol del Cristo deposto dalla croce. Questa mattina sono stati benedetti gli oli durante la messa crismale presieduta dal vescovo Monsignor Antonio Vacca, mentre questa sera alle 18,00 si ripeterà nella cattedrale di Santa Maria, il rito della lavanda dei piedi ai dodici confratelli che rappresentano i 12 apostoli, durante la Messa in coena domini. Partirà alle 21,30 la disperata ricerca della Madonna tra i sepolcri allestiti nelle chiese, principalmente quelle concentrate nell’area del centro storico. La processione de “Les Cerques” prenderà il via dalla chiesa della Misericordia, e proseguirà verso quella della Mercede, di San Francesco per confluire in cattedrale, prima di fare rientro nella casa del Santcristus, nella chiesa della Misericordia dove la Vergine troverà il Figlio morto. Da qui si snoderà un’altra processione che accompagnerà il prezioso simulacro del Cristo a Santa Maria, dove sarà innalzato sulla croce secondo l’antico rituale dell’arborament. Le celebrazioni della Settimana Santa organizzate come avviene ogni anno da secoli, dai confratelli della Misericordia, culmineranno domani nella giornata di venerdì santo con il rito del desclavament che quest’anno sarà celebrato in lingua algherese, e con la solenne processione del discendimento. Un momento di profonda devozione popolare di antica ispirazione spagnola che nel corso del tempo si è trasformato in motivo di richiamo di folle di turisti che incorniciano il passaggio del corteo religioso. La Settimana Santa 2006 in particolare riveste un significato importante in quanto segna il quarto secolo dall’arrivo nelle coste di Alghero, in seguito al naufragio del battello salpato da Alicante, del prezioso simulacro ligneo del Santcristus, protagonista dei suggestivi riti che precedono la Pasqua. Ed è per la coincidenza con questa ricorrenza che durante la processione del discendimento sfileranno per la prima volta, nei loro tradizionali costumi d’epoca, anche le Hermandades della Junta Mayor de Confradìas de Alicante, per rendere omaggio al Cristo venuto dal mare.
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