| 
A.B.
16 dicembre 2014
 
Uras sull´Europa: «basta politiche recessive»
 
«L´Italia sia artefice di azioni di forza e autorevolezza», chiede il senatore di Sel a due giorni dal Consiglio Europeo
  
 
 
CAGLIARI - «Sono inaccettabili i toni autoritari e i moniti da parte di chi non è espressione diretta dei popoli europei e richiama questo paese e gli altri paesi dell'Ue al rispetto delle politiche di austerità recessiva imposte dall'economie più forti del continente». Lo ha dichiarato martedì, nell'aula di Palazzo Madama, il senatore di Sel Luciano Uras, commentando l`informativa del presidente del Consiglio Matteo Renzi sul Consiglio Europeo in programma giovedì 18 dicembre.
 «Pensavamo che in questi cinque mesi di guida al semestre europeo l'Italia potesse avere un ruolo diverso, ed è su questo che approcciamo la nostra critica: ci aspettavamo un'azione più incisiva di forza e autorevolezza da parte del Governo che invece non c'è stata. Ancora una volta, ci ritroviamo a fare i compitini a casa, sempre all'insegna dell'austerità, dettati dagli stessi fautori dei paradisi fiscali».
 
 «Noi dobbiamo essere gli artefici della nostra politica economica, basta sostenere la casta che gioca in borsa, basta con l'accettare procedure che cancellano interi patrimoni di risorse economiche a beneficio di idee di sviluppo che inquinano il nostro ambiente e costringono a politiche recessive l'intero sistema economico europeo. L'Italia è ricchissima di potenzialità, di terra che vale oro quanto pesa, terra che è la vera ancora per lo sviluppo del futuro: la nostra frontiera economica è la tutela dell'ambiente, il suo recupero, il ripristino dei territori compromessi. Chiediamo al presidente del Consiglio, di farsi artefice di questo nostro desiderio, perché chi ha portato il nostro paese e l'intera Ue nella disperazione, nell' arretratezza economica più profonda - ha concluso Uras - non può arrogarsi il diritto di dettare ancora le regole».
 
 Nella foto: il senatore di Sel Luciano Uras
 |