| 
Mariangela Pala
18 dicembre 2014
 
Scossone nel Psd’Az turritano, «espulsa» Usai
 
Un deciso scossone sembra essere arrivato all’interno del Partito sardo d’azione. Una verifica tutta interna come risulta dal documento firmato dai consiglieri e dal capogruppo in Consiglio comunale, Pietro Madeddu
  
 
 
PORTO TORRES - Un deciso scossone sembra essere arrivato all’interno del Partito sardo d’azione. Una verifica di coerenza tutta interna come risulta dal documento firmato dai consiglieri e dal capogruppo in Consiglio comunale, Pietro Madeddu: «Dalla giornata odierna il gruppo del Psd’Az in Consiglio Comunale è composto dal sottoscritto e dai consiglieri sardisti, Roberto Murgia e Gavino Andolfi». Una decisione assunta di concerto con la Segreteria cittadina, dopo aver valutato che solamente i tre componenti del gruppo «hanno dimostrato - si legge nel documento - vero attaccamento ai dettami, ai valori ed alla disciplina di Partito. Lo stesso non può dirsi per chi, con l’avvicinarsi della scadenza elettorale per le elezioni amministrative, ha assunto atteggiamenti e comportamenti non in linea con le direttive della sezione». 
 Un chiaro riferimento al consigliere comunale Gilda Usai Cermelli che circa due anni fa aveva aderito al gruppo consiliare del Partito sardista e successivamente con loro anche in maggioranza, a sostegno dell’amministrazione Scarpa. «In questa fase è indispensabile che i militanti e le rappresentanze Sardiste nelle istituzioni facciano quadrato intorno ai propri ideali, la propri storia, i propri programmi che sono il patrimonio culturale e politico del partito più longevo di tutto l'arco costituzionale», sostiene Pietro Madeddu. Una richiesta di consenso su una fede politica che secondo i sardisti non è stata rispettata. «Sono questi i momenti di dimostrare l'attaccamento al simbolo dei Quattro mori, simbolo al quale si aderisce per scelta prettamente ideologica e non opportunistica. Il Psd'Az ha valori che non possono confondersi con strategie personali o tatticismi individuali, finalizzati a rendite di posizione attuali o, ancor peggio, future», si precisa nel documento.
 
 Nessuna ambiguità di posizione, dunque, è ammessa all’interno del gruppo consiliare dei sardisti, una spaccatura che avrà ripercussioni sulla stessa maggioranza, che sarà costretta a rivedere il ruolo di consigliere delegato per le Politiche attive sull'isola dell’Asinara, riconosciute dal sindaco al consigliere Gilda Usai. Pertanto, i sottoscrittori del presente documento, sottolineano che: «chi decide di militare nel Partito sardo d'azione, deve farlo prescindendo da schieramenti o da compagni di viaggio, deve mettere a disposizione del Partito il proprio nome, la propria immagine ed il proprio elettorato al servizio di una causa che è il progetto di liberazione del Popolo Sardo». Il capogruppo Madeddu conclude rimarcando la posizione del partito: «E' più che evidente che chi non si riconosce in questi pochi ma significativi concetti, non può far parte della grande famiglia Sardista».
 |