Luigi Coppola
5 maggio 2006
La notte incanto di Gianni Piras
Al Poco Loco “Le femmine(in)cantate”: concerto noir del cantautore algherese. Grande quartet strumentale. Ospite d’onore, il sax di Raimondo Dore

ALGHERO - «…Sono un cantautore, semplicemente. Si sono anche d’Alghero. Le mie storie raccontano la vita in modo semplice: amori, incontri, sesso…». Si racconta così Gianni Piras, poche battute, sciolte nel brandy, prima di salire sul palco del Poco Loco. Con lui gli amici di sempre, eccezionali musicisti del sound emergente isolano che seguono e credono nel talento di un poeta amico dall’apparente aria scanzonata. «…Ho iniziato negli anni ’70 al Folk Studio di Roma… prosegue Gianni – …dove hanno iniziato anche De Gregori e Venditti. Ho iniziato in età avanzata col pubblicare dischi ( “Femmine (in)cantate” che titola pure la sua esibizione ndr) perché non puoi immaginare le rotture di co…che ho avuto con i discografici…». Eccentrico dalla voce calda, l’artista inizia a cantare puntualmente alle ventitré. Le sue canzoni somigliano a storie antiche o sfoghi solitari che rifuggono sofferenze dell’animo. “…Meglio acquavite che polvere bianca…Rebecca è la più bella e ci comanda…” recita il pensiero di un brano dalla contaminazioni rock. Lo accompagna sul palco un quartetto formidabile: Bachisio Ulgheri e Marcello Peghin, chitarra elettrica e chitarra acustica, Salvatore Maltana al basso e Paolo Zuddas alla batteria. Non ama rifarsi a nessuno dei suoi colleghi post sessantottini, ma nei brani emergono assonanze con i migliori Paolo Conte (il secondo brano in scaletta lo canta interamente in francese) o Franco Battiato. Dissacrante nei testi, (“…vecchio porco che è in me non si accontenta di sé… ad una certa età, più non si spera..), la musica è d’atmosfera, bellissima nell’esecuzione dei musicisti. “Donna di Porto Pin”, “Conrad”, “Maria Elena del Mare”, alcune delle canzoni eseguite con un eccezionale ospite: Raimondo Dore. I suoi assoli al contralto hanno elevato le sonorità, regalando emozioni forti nel pubblico accorso numerose. Due pezzi cult arricchiti da un altro ospite amico: Luvio Loi all’armonica accompagna l’autore che fra un applauso e l’altro continua a distribuire dediche a Sergio, altro personaggio sorpresa nella notte noir. E’ passata via la mezzanotte da un pezzo: oltre due ore di spettacolo per un’altra notte fra amici. L’appuntamento è per la prossima emozione d’autore.
Nella foto Gianni Piras
|